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Roma è la città più congestionata d’Italia: la zona migliore è l’Esquilino, ultima Torre Angela

Il nuovo report Greenpeace Italia “L’insostenibile mobilità di Roma” sulla mobilità sostenibile della Capitale fotografa la situazione attuale in città e propone dieci raccomandazioni al nuovo sindaco, che verrà eletto al ballottaggio. L’Esquilino è al primo posto, mentre Torre Angela è ultima con zero punti.
A cura di Alessia Rabbai
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Roma è la città più congestionata d'Italia. È quanto emerge dal nuovo report ‘L’insostenibile mobilità di Roma' pubblicato da Greenpeace Italia sulla mobilità sostenibile nella Capitale. Sono mezzo milione i cittadini senza piste ciclabili, oltre 2 milioni senza servizi di mobilità condivisa. Senza considerare i mezzi di trasporto pubblico tra autobus, tram, metro e treni, che non raggiungono 1,7 milioni di persone. A rimanere sguarnito è soprattutto chi vive lontano dal centro, nelle zone limitrofe e in periferia, una mancanza di servizi per spostarsi che oltre a far aumentare la necessità di utilizzare l'auto privata, accresce il divario tra il centro e il resto della città. Fanpage.it ne ha parlato con Federico Spadini, della Campagna Trasporti Greenpeace Italia, ripercorrendo i punti essenziali. Un report che arriva non a caso dopo il primo turno delle elezioni comunali di Roma e prima del ballottaggio previsto per il 17 e 18 ottobre, che vede i due avversari il candidato del centrodestra Enrico Michetti e il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri contendersi la carica di sindaco della Città Eterna.Un documento che non solo si propone come fotografia della situazione attuale, ma che sarà anche funzionale al futuro primo cittadino per capire da dove partire, con una serie di raccomandazioni e focus per ripensare la mobilità romana tenedo conto del divario che esiste tra i cittadini che abitano in zona diverse e tra le raccomandazioni quella di puntare allo sharing pubblico.

La zona migliore è l'Esquilino, Torre Angela all'ultimo posto

"Il report Greenpeace sulla mobilità sostenibile per la prima volta analizza il sistema di mobilità capillare attraverso un calcolo scientifico che tiene conto di quattro indicatori: trasporto pubblico, mobilità dolce (quindi a piedi o in bicicletta), mobilità condivisa e infrastruttura sostenibile. Diciotto sono le variabili alle quali è assegnato un punteggio, prendendo in considerazione l'unità territoriale non del quartiere, ma delle zone, che sono molto più numerose, ben 155 ed esplicative delle differenze che esistono" Spadini spiega come hanno lavorato sui dati. Ciò che emerge è un quadro che definisce "preoccupante, perché la maggior parte della popolazione non gode di buoni sevizi di mobilità sostenibile, anzi non ci sono proprio oppure sono scarsi di qualità o quantità. Ciò costringe le persone a prendere la macchina". Secondo l'indice INRIX, nel 2019 Roma era infatti la terza città più trafficata al Mondo al mondo, Greenpeace ha stimato ben 166 ore all'anno perse nel traffico. A vedersela peggio sono le periferie, con Torre Angela all'ultimo posto e punteggio zero per alcune varaibili, nonostante sia la zona più popolosa con 87mila persone, dove però ad esempio, non arriva alcun servizio di sharing e non c'è una pista ciclabile. Al primo posto per mobilità sostenibile c'è l'Esquilino, ma come spiega Spadini "non si tratta di una mobilità ottimale".

Le dieci raccomandazioni di Greenpace al nuovo sindaco di Roma

1) Rafforzare il servizio del trasporto pubblico locale

2) Migliorare e rinnovare la flotta del trasporto pubblico

3) Incentivare la mobilità in bicicletta attraverso nuove infrastrutture

4) Velocizzare l’iter per la realizzazione delle infrastrutture ciclistiche pianificate

5) Migliorare la qualità della mobilità pedonale

6) Investire nelle forme di mobilità condivisa

7) Migliorare l’efficienza del car sharing comunale

8) Incentivare la riduzione di traffico e sosta dei veicoli privati

9) Sviluppare la diffusione di colonnine di ricarica elettrica

10) Focalizzarsi sulle zone periferiche e più popolate.

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