Roma e il Giubileo: niente folla né caos, il vero boom per il turismo atteso dal 2026
Il Giubileo sarà un caos per la città. Roma è totalmente impreparata ad affrontare un evento del genere. La Capitale sarà invasa da frotte di turisti. Questo è stato scritto e detto nei mesi che hanno preceduto il Giubileo. E invece i numeri degli arrivi per il momento sono in linea, se non più bassi, con il 2024, anno record per il turismo della città eterna.
"Non accettiamo i racconti falsi sul caos di Roma per l'anno Giubilare. Sarà invece un buon anno per visitare Roma. Sarà un anno di svolta. I 22 milioni di arrivi e i 51 milioni di presenze turistiche e di visitatori del 2024 ci dimostrano quello che Roma può fare. Ha funzionato il lavoro di squadra, che ha dimostrato che non è una città ingovernabile. Stiamo dimostrando di essere una grande capitale europea, organizzata, pulita e ordinata ma ora abbiamo la possibilità di fare un ulteriore salto di qualità", ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo ieri all'evento organizzato da Federalberghi Roma per l'Albergatore Day.
Il presidente di Federalberghi, Benabò Bocca, mette le cose in chiaro: "Quest'anno deve essere un anno di investimenti per il turismo perché noi non ci aspettiamo un 2025 scoppiettante sopra il 2024. Deve essere un investimento perché tutto vada bene e in giro per il mondo vada un'immagine di una Roma meravigliosa, affinché poi negli anni a venire si possano raccogliere i frutti dell'investimento di quest'anno".
E in effetti i dati parlano chiaro. Con il Giubileo del 2000 ci fu un leggerissimo incremento di presenze nel corso dell'Anno Santo rispetto al 1999, ma ci fu un più 17 per cento nel 2001. Previsioni che del resto aveva fatto anche l'assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato, ai microfoni di Fanpage.it: "Prendiamo il caso del Giubileo del 2000. Il boom di turisti c'è stato l'anno successivo, perché è verosimile immaginare che tanti turisti che normalmente verrebbero a Roma magari non sceglieranno il 2025 per paura del troppo caos, dei prezzi che salgono e degli alberghi pieni. Quindi io sinceramente non sono tra i catastrofisti. E comunque la cosa più importante è che Roma, man mano che i cantieri che ormai sono disseminati ovunque apriranno, sarà una città molto più funzionale, molto più bella e molto più vivibile".
Nessun caos, quindi. Nessun effetto Giubileo, per ora, sugli arrivi turistici. Anzi, secondo i dati degli albergatori il 2025 è partito sottotono. Come abbiamo scritto, anche il mercato degli affitti brevi non sta registrando i numeri sperati. E i tantissimi che hanno convertito i loro appartamenti in case vacanze, immaginando facili guadagni, per il momento devono attendere tempi migliori. Intanto, però, le case in affitto su Airbnb continuano ad aumentare. L'assessore Onorato, che ieri è andato in giro per Roma con i vigili a staccare le key box dai lampioni della luce, ha chiesto al governo di intervenire: "Crediamo che i turisti abbiano il diritto di scegliere dove alloggiare, se in un albergo o in un B&b. Allo stesso tempo, però, non è corretto che il Governo non permetta alle città italiane di mettere un freno alle nuove aperture in determinate zone della città, per limitare un fenomeno che danneggia il tessuto urbano e il mercato degli affitti".
Il 2025 non è cominciato nel migliore dei modi per gli albergatori. Ma, ha spiegato Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, "restiamo ottimisti per i prossimi mesi, contando sul fatto che a partire dalla primavera sono in programma gli eventi giubilari di maggiore richiamo e che l'assessorato ai Grandi Eventi di Roma Capitale sta da tempo lavorando per portare in città, anche quest'anno, numerose occasioni di attrazione per il turismo nazionale e internazionale".
Come detto, però, l'obiettivo resta il 2026. "Con 200 cantieri che andranno a chiudere, e con altri interventi in programma in città, e le immagini di Roma che andranno in giro per il mondo, questo cambierà il turismo della città per i prossimi dieci anni".