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Roma: dopo il Covid incubo sfratti, dal 1 gennaio 4.000 esecutivi. E il Comune è senza un piano

Da ottobre sono ripresi sempre più frequenti a Roma gli sfratti con l’intervento della forza pubblica, mentre da gennaio con la fine del blocco oltre 4.000 sfratti diventeranno esecutivi. Sindacati degli inquilini chiedono un nuovo blocco, e al comune di approntare un piano per il passaggio da casa a casa e la tutela delle fragilità sociali. Un piano che ancora non c’è.
A cura di Valerio Renzi
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La Caritas di Roma ieri ha reso noto il suo rapporto annuale, dando una fotografia tragica della tua situazione delle povertà a Roma. Un solo dato su tutti: la richiesta di aiuti alimentari è aumentata del 150%. La crisi innescata dal Covid ha colpito quelle famiglie che già si trovavano al limite della povertà, ma anche molti settori del ceto medio. E una delle voci che pesa di più sulla vita sulle famiglie romane è proprio quella dell'affitto di un'abitazione dignitosa, per questo dal 1 gennaio 2022 con la fine del blocco degli sfratto, la situazione potrebbe diventare particolarmente drammatica.

Sono oltre 4.000 gli sfratti che diventeranno esecutivi nel giro di poche settimane, mentre già da almeno ottobre gli accessi degli ufficiali giudiziari con l'appoggio delle forza pubblica sono aumentati in maniera esponenziale, grazie anche al rinnovato coordinamento tra gli ufficiali giudiziari dell'Unep (ovvero l'Ufficio Notifiche Esecuzione Protesti della Corte d'Appello), Questura e Prefettura, per individuare gli sfratti considerati non più rinviabili, mettere a disposizione la forza pubblica, e trovare soluzioni alternative per le situazioni di fragilità sociale. Peccato che al momento del nuovo dispositivo sembra funzionare più il coordinamento per garantire l'intervento delle forze dell'ordine, che le soluzioni alternative.

I reporter di Fanpage.it Simona Berterame e Daniele Napolitano hanno seguito il lavoro dell'Unione Inquilini, seguendo i picchetti antisfratto e registrando la generale mancanza di mediazione sociale. Abbiamo chiesto all'assessore alla Casa e al Patrimonio Tobia Zevi un commento alle immagini, ma ci ha comunicato che in questa fase non rilascia interviste, essendo a lavoro per presentare soluzioni dossier più complessi a cominciare dall'emergenza abitativa, su cui ha comunicato di aver iniziato l'interlocuzione anche con le parti sociali.

Dal conto loro movimenti per il diritto all'abitare e sindacati degli inquilini sottolineano come la città rischia di trovarsi tra poche settimane di fronte a un cataclisma sociale. Intanto oggi il consiglio comunale ha approvato una mozione, presentata da alcuni consiglieri di maggioranza su iniziativa dell'Unione Inquilini, che impegna giunta e e assessore a chiedere al Prefetto Matteo Piantedosi un incontro urgente sul tema degli sfratti, per concordare una "graduazione degli interventi", così da trovare soluzioni alternative. Ma la richiesta di fondo rimane sempre la stessa: intervenire sul Prefetto per bloccare gli sfratti almeno fino alla fine di gennaio.

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