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Roma devastata dai parcheggi in doppia fila: quali sono le strade con più auto in sosta vietata

I dati del dossier presentato da Legambiente sui parcheggi irregolari e in doppia fila a Roma: ecco le strade della città dove si verificano più soste irregolari.
A cura di Enrico Tata
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La mobilità negata: si chiama così il dossier presentato da Legambiente, che analizza la "sosta selvaggia" nelle strade di Roma. Sono state prese in esame 55 strade in dieci municipi della Capitale, tra zone centrali e zone periferiche. In totale sono stati analizzati i parcheggi di oltre 17mila veicoli, regolari e irregolari. Di questi, le soste irregolari sono più di 6mila, cioè il 36 per cento del totale.

"I numeri altissimi della sosta selvaggia nelle strade di Roma, dimostrano quanto le automobili nella Capitale, siano semplicemente troppe per lo spazio a disposizione, saturando ogni area e negando il diritto alla mobilità, ogni volta che un pedone non può camminare liberamente o ogni volta che un autobus del trasporto pubblico è bloccato da auto parcheggiate ovunque", hanno commentato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e responsabile mobilità di Legambiente e Amedeo Trolese responsabile Mobilità di Legambiente Lazio.

A Roma 1,77 milioni di automobili in circolazione

La premessa alle soste selvagge in città è rappresentata dal tasso veicolare a Roma, che è uno tra i più alti tra le capitali europee: oltre 62 veicoli per 100 abitanti, neonati e anziani inclusi. Sono oltre 1,77 milioni le automobili e circa 385mila i motorini che circolano ogni giorno in città. In altre parole i veicoli occupano l'83 per cento dello spazio pubblico, venendo utilizzate per uno spostamento medio inferiore a 5 chilometri e sotto i 2 chilometri per il 30 per cento dei movimenti. Il 75 per cento dei romani, invece, dichiara di possedere più di una automobile.

Quali sono le strade di Roma con più auto in sosta vietata

Per quanto riguarda le strade delle zone centrali, spicca via XX Settembre, zona Repubblica/Termini, con ben il 64 per cento di auto e il 62 per cento di motorini parcheggiati in sosta vietata. Non va molto meglio nelle vicine largo di Santa Susanna e piazza di San Bernardo, con il 56 per cento e il 44 per cento di automobili in sosta irregolare.

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Questa l'analisi della zona di via XX Settembre:

Da Piazza San Bernardo a Porta Pia, Via XX Settembre si estende per la maggior parte della sua lunghezza su quattro corsie, di cui due sono separate sia per la presenza della corsia preferenziale del bus, sia per la grande quantità di edifici importanti tra cui svetta il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Di conseguenza, le corsie preferenziali sono pulite dal traffico, mentre le altre due presentano una grande quantità di macchine in doppia fila, circa il 64,44%. Non mancano all’appello i motorini in sosta irregolare, circa 62,43%.

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La situazione è leggermente migliore a Prati, in via Cola di Rienzo, dove le soste vietate sono il 42 per cento per le auto e il 44 per cento per i motorini. A viale Trastevere, invece, moltissimi motorini parcheggiati in sosta vietata, il 60 per cento, mentre per le automobili i parcheggi irregolari sono il 32 per cento.

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Al termine della prima ricerca, portata avanti nei mesi estivi nelle zone più congestionate di Roma, l'analisi di Legambiente si è spostata nelle zone più periferiche: "Questo non solo per confrontare i dati del centro con quelli della periferia, ma anche per bilanciare i dati stessi. Sebbene la viabilità nella città di Roma sia congestionata quasi ovunque, darebbe l’idea sbagliata dire che tutto il territorio romano sia occupato da autoveicoli e motocicli in sosta irregolare".

In zona semicentrale altre due vie con percentuali altissime di auto in doppia fila sono per esempio via Cipro e via Angelo Emo, con il 66 e 77 per cento di auto parcheggiate in doppia fila o comunque in sosta vietata.

In generale, viene sottolineato nella ricerca, "le differenze sono dovute alla zona considerata. Naturalmente alcune zone centrali saranno certamente più congestionate e quindi con più percentuale di irregolari rispetto ad altre zone per la presenza delle stazioni, dell’università, monumenti e altri punti nevralgici. Le zone più periferiche si contraddistinguono per la presenza di zone più residenziali ma comunque inserite in un tessuto sociale fatto di piccole attività, parchi, entrate metro, che vanno a creare una situazione di congestione non uguale ma simile a quella delle vie più centrali".

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