Corruzione al Comune di Roma: indagati 5 funzionari, coinvolti anche appalti per il Giubileo
La finanza ha svolto delle perquisizioni in Campidoglio, per un'inchiesta della Procura della Repubblica su un giro di appalti pilotati per il rifacimento delle strade e sui fondi utilizzati per il Giubileo 2025. I reati su cui indaga a vario titolo sono corruzione, turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture, per gli appalti per il rifacimento delle strade della Capitale.
I militari delle Fiamme Gialle sono entrati negli uffici del Comune di Roma nella mattinata di oggi, mercoledì 13 novembre, come richiesto dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e hanno acquisito gli atti delle gare per il rifacimento delle strade della città. Ad indagare sul caso i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Roma coordinati dalla Procura. Ad essere interessati dalle perquisizioni sono gli uffici del dipartimento Lavori Pubblici, in via Luigi Petroselli, abitazioni, gli uffici degli indagati, la sede legale di una banca e una filiale.
Chi è Mirko Pellegrini, l'imprenditore indagato per gli appalti
L'imprenditore tra gli indagati nell'inchiesta sulle tangenti per gli appalti stradali si chiama Mirko Pellegrini, ha quarantasei anni, è nato a Roma, ma risiede a Frascati. Tra le ipotesi di reato contestate sono turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio. Per la Procura era il ‘dominus' di quella che pare assumere i tratti di un'associazione a delinquere.
Indagati 5 funzionari e due agenti della polizia stradale
Vari i nomi iscritti nel registro degli indagati, tra i quali compaiono quattro funzionari del Comune e uno di Astral, la società che fa capo alla Regione Lazio alla progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione amministrativa di circa 1.500 chilometri di strade regionali e due agenti della polizia stradale, i quali sempre in cambio di soldi o favori, d'accordo con l'imprenditore, non avrebbero multato i camion che trasportavano più materiali edili rispetto al limite consentito.
Per la Procura gli indagati avrebbero favorito appunto l'imprenditore Pellegrini, nell'affidamento degli appalti, che risultano, secondo le indagini, assegnati con modalità scorrette. In cambio l'imprenditore dava loro mazzette in contanti oppure offriva posti di lavoro ai figli dei dipendenti.
Strade di Roma riparate con materiali scadenti
I lavori di rifacimento stradale sarebbero stati fatti "a risparmio" dalle aziende dell'imprenditore per ridurre i costi e far uscire meno denaro, ciò sarebbe accaduto ad esempio in via della Serenissima, via della Magliana e a Piazzale De Bosis. Per riparare le strade sarebbero stati utilizzati materiali scadenti o comunque senza seguire le corrette procedure, più costose, affinché le buche nell'asfalto non si ripresentassero, come ad esempio realizzando un minore spessore del manto stradale.