Roma, confiscati beni per 11 milioni di euro a imprenditore e famiglia dopo frodi fiscali
I militari del Comando Provinciale della guardia di finanza di Roma hanno confiscato beni per circa undici milioni di euro a un imprenditore, Walter Dezi, sua moglie Carla e il figlio Alessandro, a causa di una "netta sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati". La confisca dei beni è arrivata a seguito delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Roma.
Confiscate ville, abitazioni e automobili
Inizialmente, il tribunale di Roma aveva disposto il sequestro e successivamente la confisca, confermata dalla Corte di Appello. Le investigazioni delle Fiamme Gialle sono cominciate con lo studio dei profili individuali dei tre componenti del nucleo famigliare, poi tutti coinvolti in una serie di "procedimenti per bancarotte fraudolente e frodi fiscali". Secondo quanto comunicato dalla guardia di finanza, la famiglia abbia gestito alcune imprese, operanti nel settore del commercio all'ingrosso, tramite l'interposizione di società di San Marino. Così facendo, hanno dirottato i proventi su fondi all'estero, intestandoli a dei prestanome. Le Fiamme Gialle hanno quindi tracciato i flussi finanziari ricostruendo le esatte disponibilità economiche dei tre, scovando due ville a Fiano Romano, due abitazioni in provincia di Teramo grandi quantità di denaro su diversi conti correnti, ora tutti confiscati. Inoltre, alla famiglia Dezi sono state confiscate anche due automobili e "l'intero patrimonio di tre società".