Roma brucia, oltre 40 incendi di boschi e sterpaglie tra città e provincia
Sono oltre quaranta gli incendi nel territorio tra Roma e la sua provincia, che hanno impegnato oggi i vigili del fuoco. A bruciare sono boschi e sterpaglie, le fiamme si propagano con facilità, complice il caldo intenso, che si registra da giorni, a causa dell'anticiclone africano Caronte. Le alte temperature, che in alcuni punti nelle ore centrali della giornata hanno raggiunto i 40 gradi, stanno mettendo a dura prova il lavoro dei pompieri, sempre in prima linea per domare i roghi e per la sicurezza dei cittadini.
Giovedì 18 luglio i vigili del fuoco hanno lavorato per le operazioni di spegnimento di un incendio nel Comune di Poli in via Monte Sant'Angelo all'altezza del civico 18, dove sono intervenuti con due moduli antincendio e il dos, direttore operazioni di spegnimento. Un altro incendio di sterpaglie è divampato in via Sommatino all'altezza del civico 45. Dalle ore 15 due squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato con moduli antincendio boschivi nel Comune di Sant'Angelo Romano in via di Montardone al civico 8, per un vasto incendio di vegetazione.
Ieri il grosso incendio in via di Casal Lumbroso
Un vasto incendio di vegetazione ha invece interessato via di Casal Lumbroso. Le fiamme sono divampate ieri e hanno impegnato i vigili del fuoco per diverse ore nel quadrante Ovest della città, a ridosso del Grande Raccordo Anulare. Oggi proseguono le operazioni di spegnimento e bonifica. Una fitta colonna di fumo si è alzata sul quartiere, visibile dal parco divertimenti acquatico Hydromania e da diversi chilometri di distanza.
La cenere, come hanno raccontato alcuni cittadini a Fanpage.it, è arrivata fino al centro storico e si è avvertito per le strade un forte odore di bruciato. A subire grossi danni anche una fabbrica e alcuni capannoni, divorati dalle fiamme. Un altro incendio ieri ha interessato la linea ferroviaria Roma-Napoli via Formia, che ha mandato in tilt la circolazione e creato caos alla stazione Termini, con centinaia di viaggiatori, che sono rimasti per ore al caldo a ridosso dei binari in attesa dei treni.
