Roma, Babbo Natale si cala dal tetto dell’ospedale Bambino Gesù e porta i doni ai piccoli pazienti
I piccoli pazienti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù hanno visto affacciarsi alla finestre Babbo Natale. Muniti di funi, moschettoni e imbraghi i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) del Lazio si sono vestiti di rosso. Una volta agganciati al tetto del Padiglione Giovanni Paolo II hanno cominciato la calata affacciandosi alle finestre e salutando i bambini presenti all'interno.
"Poter rispondere all'invito del Dipartimento della Protezione Civile e della Fondazione Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è stato un onore. Quella di oggi non è una missione di soccorso, è ben altro tipo di missione. Forse la più bella: portare un momento di gioia ai bambini che vengono ospitati qui", afferma Alessandro Sciucchi del CNSAS.
Al termine della discesa dal Padiglione, i Babbi Natale della Protezione Civile e del CNSAS hanno caricato una barella da soccorso stracolma di regali, messi a disposizione da Confcommercio e Rotary International, per poi raggiungere i bambini nella ludoteca della sede del Gianicolo.
La folla di piccoli pazienti si è riversata attorno al lettino pieno di doni. Nel giro di pochi secondi i soccorritori hanno iniziato a distribuire pacchi che venivano subito presi dalle piccole manine. È uno scambio di doni, sorrisi e conoscenza. "Quanti anni hai?", chiede un soccorritore a una bambina. "Cinque", risponde lei. Fa il segno con le manine, le apre, mostra il palmo, afferra il pacchettino rosso e corre via ridendo.
Fabrizio Zambataro, soccorritore del CNSAS con molte missioni alle spalle, racconta la giornata così: "Uno dei momenti più belli tra le attività che facciamo durante l'anno. È difficile esprimere la sensazione che si prova quando si vedono quegli sguardi pieni di gioia dei bambini che ci salutano attraverso le vetrate. Tutto quel calore supera qualsiasi tipo di ostacolo e a noi arriva in maniera veramente importante. Un emozione unica".