Roma, all’asta l’appartamento di Ilona Staller sulla Cassia che fu set dei film di Cicciolina
L'asta è fissata per il 17 luglio. Si partirà da 231mila euro per provare ad acquistare lo storico appartamento sulla Cassia, Roma Nord, di Ilona Staller. "Per due anni a causa della pandemia sono stata ferma e non ho potuto lavorare, altrimenti avrei saldato il mio debito e lo avrei tenuto. Ma avevo troppe spese tra i vari appartamenti di mia proprietà, quindi ho deciso di mandarlo all’asta", ha dichiarato al Messaggero.
Quell'appartamento, 136 metri quadri di superficie, è stato anche il set di moltissimi film hard di Cicciolina girati da Riccardo Schicchi, che in più di un'occasione aveva fatto sistemare una grande vasca trasparente nel salone.
L'abitazione messa all'asta si trova al piano terra di una palazzina che fa parte di un comprensorio dotato di piscina. Completano l'appartamento un giardino e una piscina circolare ad uso esclusivo. All'interno è composto da due camere, cucina, soggiorno con veranda e due bagni. Sia la veranda che la piscina, rileva la casa d'asta, dovranno essere demolite dal nuovo proprietario perché non conformi alle norme.
Un tempo quel comprensorio sulla Cassia era il centro della filmografia hard a Roma. Là c'erano infatti gli uffici della Diva Futura, creazione proprio di Riccardo Schicchi e Ilona Staller che segna la nascita dell'industria del porno italiano. In quelle palazzine hanno abitato Moana, Cicciolina e Milly D'Abbraccio.
Così si legge in un articolo pubblicato su La Repubblica nel 1998 all'indomani di un incendio doloso appiccato negli uffici della Diva Futura:
E' accaduto verso le 3,30, in un lussuoso condominio chiamato "Poggio Farnese" al civico 1818 della Cassia, all' altezza di La Storta. Un gruppo di quattro palazzine protette da una recinzione dove vivono 43 famiglie e che, in passato, ospitava una piccola schiera di pornodive: Moana, Milly D' Abbraccio, Ilona Staller e la coppia Shicchi Henger. Oggi, solo "Cicciolina" e gli Schicchi ci vivono ancora il che non impedisce a una signora sulla sessantina di lamentarsi.