Rogo di Primavalle, Giampaolo Mattei contro Fratelli d’Italia: “Ci dissociamo da iniziative commemorative”

Giampaolo Mattei, presidente dell'Associazione Fratelli Mattei, ha inviato una lettera al Corriere della Sera, indirizzata alla rubrica in cui Aldo Cazzullo risponde ai lettori. Nella missiva contesta duramente le modalità con cui gli esponenti di Fratelli d'Italia hanno gestito le iniziative commemorative della strage di Primavalle, denunciando poi come l'Associazione non sia stata coinvolta nella realizzazione del murales inaugurato lo scorso lo mercoledì in occasione del 52° anniversario della morte di Virgilio e Stefano Mattei, arrivando a ipotizzare un'azione legale per chiederne la rimozione.
Giampaolo Mattei all'epoca aveva 4 anni, e si salvò portato in braccio dalla madre tra le fiamme."Ci dissociamo da recenti iniziative commemorative, come il murale promosso da Fratelli d’Italia, realizzato senza il nostro coinvolgimento e in contrasto con il Codice Civile che tutela la memoria familiare. Smentiamo inoltre che il progetto sia stato condiviso con noi", scrive.

"Non abbiamo mai avuto contatti con il signor Oddo, con cui sussistono profonde divergenze. Temiamo finalità elettorali e un uso strumentale del dolore", prosegue la lettera smentendo le dichiarazioni di Stefano Oddo, capogruppo di FdI in XIV Municipio. Il consigliere è il punto di riferimento della sede di Assarotti, e volto notto della militanza "dura e pura" di Roma Nord, con cui evidentemente l'Associazione sente di non volere avere niente a che fare.
La lettera si conclude così: "Valutiamo azioni legali, inclusa la possibile richiesta di rimozione del murale in assenza di trasparenza. Continuiamo invece a promuovere percorsi educativi sulla memoria degli anni di piombo, basati su verità, giustizia e rispetto delle istituzioni". Una presa di posizione che senza dubbio non farà piacere a Fratelli d'Italia, intervenuta alle commemorazioni e all'inaugurazione del murales con elementi di spicco del partito come il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
Il rogo di Primavalle è uno degli episodi più drammatici degli anni Settanta italiani. La sera del 16 aprile 1973 un gruppo di militanti di Potere Operaio incendia la porta dell'abitazione di Mario Mattei, segretario della sezione del Movimento Sociale Italiano di Primavalle. Nell'incendio perdono la vita i figli Stefano e Virgilio Mattei, di 22 e 8 anni. Alla memoria della strage è particolarmente legata la destra italiana, che ha costruito una parte importante della propria identità sul ricordo delle "proprie" vittime. Oggi Giampaolo Mattei chiede al partito di Giorgia Meloni di dissequestrare dalla ritualità e dalla memoria di parte il ricordo dei suoi fratelli.