Rocca non paga i medici di pronto soccorso nel Lazio: da Regione stop a indennità 2023-2024

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha rivendicato nelle scorse settimane lo stanziamento di importanti risorse potenziare la sanità pubblica regionale, a partire dal più grande investimento negli ultimi vent'anni per il reclutamento del personale sanitario, pari a 661 milioni di euro. Eppure, hanno denunciato le opposizioni, la Regione ha recentemente sospeso il pagamento delle indennità di pronto soccorso a medici e operatori sanitari per gli anni 2023-2024. Le somme, ha spiegato il dipartimento competente, saranno erogate in seguito alla firma del nuovo contratto collettivo nazionale.
Ma, ha attaccato la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, "se la Giunta Rocca vuole fermare l’emorragia di medici, infermieri e operatori sanitari che migrano all’estero in cerca di migliori condizioni di lavoro, non basta garantire la sicurezza nei Pronto Soccorso di Roma e del Lazio per prevenire le aggressioni al personale medico e sanitario, ma servono invece incentivi che garantiscano loro un lavoro dignitoso e adeguatamente riconosciuto”.
All'attacco anche la Cgil, che sottolinea come la decisione di Rocca "sia in netto contrasto con le sue dichiarazioni pubbliche, in cui ha sottolineato la necessità di aumentare i salari del personale del servizio sanitario pubblico, adeguandoli al costo della vita e valorizzandone le professionalità. È inaccettabile che, da un lato, si riconosca l'importanza di migliorare le condizioni lavorative dei nostri operatori sanitari, e dall'altro, si proceda con misure che vanno esattamente nella direzione opposta. Tale comportamento non solo mina la fiducia dei lavoratori, ma mette anche a rischio la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Inoltre la sospensione di tali indennità rappresenta una grave violazione degli impegni presi".
L'interrogazione delle opposizioni: "Perché lo stop alle indennità?"
Le opposizioni hanno presentato un'interrogazione a firma Mattia, Battisti, La Penna (Pd), Tidei e Nobili (Italia Viva) proprio per avere una risposta in merito alla mancata erogazione delle indennità di pronto soccorso, con la direzione Salute che ha spiegato: sebbene siano pervenute "diffide da parte delle sigle dei sindacati FP CGIL, UIL, FPL, FIALS, NURSING UP e COINA relative alla presunta indebita sospensione dell'erogazione dell'indennità di Pronto Soccorso, nelle quali si esorta la Regione a revocare la sospensione e dare indicazioni alle Aziende di procedere con l'erogazione, si comunica che le risorse saranno prontamente erogate nelle modalità che verranno indicate nel CCNL di comparto una volta sottoscritto dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative".
La Regione fa sapere inoltre che il pagamento dell'indennità è stata argomento di due incontri del tavolo interregionale, "nel corso dei quali è emerso che n. 7 Regioni hanno provveduto al
riconoscimento ed erogazione dell'indennità anche per gli anni 2023 e 2024 al personale del Comparto, mentre le restanti regioni hanno ritenuto, in via cautelativa, di non erogare dette risorse sino alla sottoscrizione del CCNL". Il dipartimento, inoltre, fa riferimento al sindacato Nursind, che ha chiesto di sospendere in via cautelativa la liquidazione delle indennità, proprio in attesa della firma del nuovo contratto nazionale.
Mattia: "Fondi ci sono dal 2021, non c'è motivo di aspettare"
Secondo la consigliera Mattia, tuttavia, "non c’è motivo di aspettare l’entrata in vigore del nuovo CCNL per erogare l’indennità di Pronto Soccorso a medici e operatori sanitari per gli anni 2023-2024, come ha invece sostenuto la Giunta Rocca, rispondendo oggi in aula ad una mia interrogazione, e richiamando il parere dell’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), che tra l’altro non è vincolante ma ha solo un valore orientativo, a dimostrazione che il problema è meramente politico e non normativo”.
Per Mattia, "la Regione Lazio può intanto pagare subito l’indennità di Pronto Soccorso per gli anni 2023-2024 con i fondi del 2021 basandosi sul CCNL in vigore, così come già fatto da altre 7 Regioni in Italia".
Di tutt'altro avviso la consigliera di Fratelli d'Italia, Chiara Iannarelli: "Dispiace constatare che il consigliere Eleonora Mattia continui a generare confusione, dimenticando l'attenzione rivolta dal governo Rocca agli operatori sanitari, partendo dai 661,5 milioni di euro annui per potenziare la sanità pubblica per il reclutamento del personale sanitario fino ai 13 milioni di euro, corrispondenti a più di mille euro al mese, per riconoscere gli sforzi dei medici di Emergenza e Urgenza nei pronto soccorso. Ci auguriamo che il Consigliere Mattia non voglia proseguire con l'immobilismo della giunta Zingaretti, perché i cittadini hanno ampiamente manifestato la volontà di cambiamento alle elezioni regionali del 2023".