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Rocca dice che il Lazio non è a rischio nuovo commissariamento sulla Sanità

Il presidente Rocca ha poi sottolineato i primi risultati della sua giunta: ”Diminuiscono dell’83% le ambulanze e le barelle bloccate fuori dai pronto soccorso a settembre rispetto al mese di gennaio di quest’anno. Inoltre diminuiscono del 28% le attese dei pazienti nei pronto soccorso tra la visita medica e la dimissione”.
A cura di Enrico Tata
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Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha detto che il Lazio non è a rischio commissariamento sulla sanità. Il governatore ha annunciato che la regione della Capitale non è tra le cinque che, stando a quanto comunicato dal ministro della Salute superano attualmente il tetto del disavanzo del 5%. Una soglia oltre la quale scatta il commissariamento.

"La nostra regione si trova al 30 settembre come dato tendenziale a 50 milioni di disavanzo e l'obiettivo è il disavanzo zero al 31 dicembre. Potremmo riuscirci e le scelte di questi ultimi mesi sono improntate sulla serietà. Il commissariamento è una umiliazione per la politica. Ma le regole tecniche sul piano di rientro sono le stesse", ha spiegato Rocca.

Due grandi ospedali della Capitale potrebbero presto cambiare sede: il primo è l'ospedale pediatrico Bambino Gesù, che potrebbe spostarsi all'ex Forlanini e in questo senso una risposta è attesa entro la fine dell'anno. Il secondo è il Policlinico Umberto I, con una nuova riunione in programma per il prossimo 6 novembre: "Ci vedremo con la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e il sindaco Roberto Gualtieri, ma in quella data non ci saranno delle decisioni. C'è una visione della Sapienza che vorrebbe recuperare l'area attuale ottimizzando al meglio quegli spazi con importanti interventi strutturali Io sto ascoltando perché devo essere convinto di questa cosa. Se sarò convinto farò quello che dice la Sapienza, altrimenti proporrò delle soluzioni alternative. Ciò che è sicuro e che per noi sarà un edificio a più blocchi", ha spiegato Rocca.

Il presidente ha poi sottolineato i primi risultati della sua giunta: "Diminuiscono dell'83% le ambulanze e le barelle bloccate fuori dai pronto soccorso a settembre rispetto al mese di gennaio di quest'anno. Tutto ciò, nonostante si sia registrato un aumento di accessi del 5% nei pronto soccorso da gennaio a settembre 2023", ha spiegato Rocca, che ha aggiunto: "Diminuiscono del 28% le attese dei pazienti nei pronto soccorso tra la visita medica e la dimissione e del 29% le attese dei pazienti in pronto soccorso prima di trovare un posto letto per il ricovero. I tempi di attesa sono stati ridotti tra la visita e il ricovero: meno due ore a luglio 2023 rispetto a luglio 2022; meno un'ora e 45 minuti di attesa ad agosto 2023 rispetto ad agosto 2022. Inoltre, i tempi di attesa sono stati ridotti tra la visita e la dimissione: meno due ore e 45 minuti ad agosto 2023 rispetto a marzo 2023".

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