Rocca ‘cala la maschera’ e conferma l’aiutino a Gualtieri sul termovalorizzatore di Roma

I lavori per la realizzazione del nuovo termovalorizzatore di Santa Palomba partiranno in estate, ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. E un grande aiuto al sindaco potrebbe arrivare, a sorpresa, dal centrodestra. Alla Camera, come abbiamo scritto, è stato presentato un emendamento che permetterebbe di estendere i poteri commissariali del primo cittadino. E il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che invece si vedrebbe togliere alcune competenze, ha già detto che non presenterà alcun ricorso. Via libera a Gualtieri, a cui spettano, secondo il governatore laziale, "oneri e onori" in merito alla realizzazione del nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti.
Il sindaco Gualtieri: "Lavori termovalorizzatore partono in estate"
Nel corso di un'intervista rilasciata a Teleradiostereo il sindaco Gualtieri ha annunciato che l'iter per la realizzazione del termovalorizzatore sta procedendo: "È uno degli impianti programmati a Roma per uscire dallo scandalo delle centinaia di milioni che utilizziamo per mandare i rifiuti in altri impianti. Per il termovalorizzatore siamo in una fase finale della verifica del progetto che consentirà di finalizzare finalmente l'aggiudicazione, dopo le procedure realizzatorie, in estate si potrà partire con il cantiere".
I comitati contro Gualtieri: "L'appalto non può essere aggiudicato"
Parole, quelle di Gualtieri, che secondo i comitati NoInc non tengono conto dei problemi ancora in ballo: "Nessuna aggiudicazione dell'appalto potrà esserci senza prima aver completato tutte le procedure autorizzatorie in materia ambientale, inclusa la definizione del procedimento avviato in Regione sull'area a elevato rischio ambientale e separato autorità decidente da autorità competente".
Secondo i comitati, ancora, "è letteralmente inconcepibile che, trascorsi undici mesi dalla conclusione della gara e con il progetto presentato da Acea segretato di fatto, Gualtieri possa dichiarare prossima l'aggiudicazione. L'appalto per il mega impianto che è ormai palesemente acclarato non serve al Giubileo non può essere aggiudicato prima dell'espletamento di tutte le procedure autorizzatorie ambientali di derivazione unionale il cui obbligatorio svolgimento e' stato di recente confermato dalla Commissione europea nel corso dell'audizione del 18 marzo a Bruxelles".
Rocca: "Sul termovalorizzatore oneri e onori a Gualtieri"
Uno dei procedimenti ancora in corso e non terminati è quello relativo alla richiesta di istituzione di una zona ad elevato rischio ambientale nell'area dell'impianto di Santa Palomba. Lo ha chiesto il Comune di Albano Laziale e attualmente è la Regione Lazio a dover decidere in merito. L'emendamento presentato dal centrodestra alla Camera solleverebbe il presidente Rocca da questo imbarazzo, estendendo i poteri di Gualtieri come responsabile della gestione dei rifiuti di Roma.
Rocca, come anticipato, ha già detto che non presenterà alcun appello alla Corte Costituzionale per chiedere conto delle eventuali competenze sottratte. "Non ci appelleremo alla Corte Costituzionale, ripeto il termovalorizzatore e tutta la vicenda del commissariamento, è il risultato del fallimento delle politiche sui rifiuti della giunta precedente che si è fatta commissariare e credo oneri e onori a chi deve realizzare un'opera così importante", ha detto Rocca.
Zuccalà (M5s): "Rocca cala la maschera sull'inceneritore"
Come Regione Lazio, ha aggiunto, "noi non verremo meno a qualsiasi richiesta di aiuto e ausilio da parte del commissario incaricato Gualtieri, però oneri e onori". Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio, Adriano Zuccalà, con queste parole Rocca "cala la maschera e si schiera con il commissario straordinario Gualtieri. La Regione Lazio non si appellerà alla Corte Costituzionale se dovesse passare l'emendamento di Governo che amplia i poteri di Gualtieri con competenze sulle aree ad elevato rischio ambientale".
In realtà, ha aggiunto Zuccalà, "non ci aspettavamo nulla di diverso da una Giunta che non si è mai veramente schierata contro l'inceneritore e che non è ancora stata in grado di presentare il nuovo piano rifiuti annunciato piu' di un anno fa. Però Rocca non può sottrarsi alle sue responsabilità sulla tutela della salute pubblica: le aree di salvaguardia per elevato rischio ambientale vanno istituite per tutelare le persone, la loro salute e i territori che abitano. Non sono pezzi di un puzzle da comporre a vantaggio dell'interesse industriale, economico e politico di pochi, a discapito dell'intera cittadinanza regionale. Rocca dà la colpa di tutto alla precedente amministrazione, ma non muove un dito per impedire che il futuro del Lazio venga ipotecato per i prossimi 33 anni".