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Rocca blocca le assunzioni allo Spallanzani, tutto fermo nell’ospedale che ha sconfitto il Covid

All’Istituto Spallanzani di Roma, simbolo della battaglia contro il Covid, le stabilizzazioni di tecnici, infermieri e O.S.S. precari sono attualmente bloccate e i contratti sono in scadenza il prossimo 31 dicembre. Ad oggi, i lavoratori non sanno quale sarà il loro futuro.
A cura di Enrico Tata
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Li abbiamo chiamati ‘angeli' ed eroi nazionali, quegli infermieri e operatori sanitari che hanno contribuito a sconfiggere la pandemia da Covid. E proprio nell'ospedale simbolo di quella battaglia, l'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, molti di loro rischiano di restare a casa dal primo gennaio del 2024.

Per sopperire alla carenza di personale a seguito della pandemia da Covid 19, da Marzo 2020, sono stati assunti diversi operatori con contratti a tempo determinato rinnovati fino alla scadenza attuale prevista per il 31 dicembre 2023.

Il personale precario in possesso dei requisiti per la stabilizzazione di cui all'art. 1, comma 268 lett.b) della legge 234/2021 dell’area del comparto ha partecipato al bando di concorso di assunzione a tempo indeterminato per 97 posti in totale, di cui 63 infermieri, 23 O.S.S. ,7 tecnici di laboratorio, 2 tecnici di radiologia, 1 fisioterapista e 1 tecnico della prevenzione, concorso pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 101 del 9 dicembre 2022, in Gazzetta Ufficiale n.103 del 30-12-2022 che si è concluso con la relativa graduatoria e Delibera INMI L. Spallanzani n.203 del 21/04/2023

Nel provvedimento firmato dall'allora Direttore Generale dell'ospedale, Francesco Vaia, si legge che “i costi derivanti dalla stabilizzazione delle risorse in possesso dei requisiti previsti dall'art. 1, comma 268 lett. b) della Legge 234/2021, sono compatibili con il budget aziendale assegnato per le assunzioni a tempo indeterminato e coerenti con il Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2021-2023 Da allora, però, tutto è rimasto bloccato, con in contratti ancora tutti in scadenza il 31 dicembre 2023.

Va inoltre ricordato che la disciplina legislativa in esame è stata modificata dalla Legge 197/2022 (legge di bilancio 2023) post ponendo i requisiti per la maturazione dei 18 mesi a tempo determinato utili alla stabilizzazione al 31 Dicembre 2022 ed estendendo di fatto la platea dei candidati.

Le elezioni e il cambio di giunta alla Regione Lazio

Dopo la tornata elettorale dello scorso febbraio e il cambio di giunta, con l'elezione a presidente della Regione Lazio di Francesco Rocca, tutto si è fermato. Il nuovo governatore ha voluto mantenere a sé la delega alla Sanità proprio per verificare le procedure e fare ordine nei bilanci complicati del comparto, come certificato dalla Corte dei Conti. Il risultato, però, è che al momento, come abbiamo scritto, le assunzioni passano tutte per Rocca e al momento sono bloccate. Per i medici, però, qualcosa sembra essersi sbloccato, con Rocca che ha annunciato, riporta il Messaggero, che 600 medici prenderanno servizio nel Lazio a partire dal prossimo 1 dicembre, ben 359 fra Asl e ospedali della Capitale.

L'Istituto Spallanzani ha assunto moltissime persone a tempo determinato durante la pandemia e attualmente risulta l'unico ospedale di Roma dove i precari che hanno maturato i requisiti “covid”, previsti dalla normativa vigente, non sono stati ancora stabilizzati a tempo indeterminato. Altri istituti, infatti, hanno stabilizzato il personale prima delle elezioni di febbraio e della Determinazione Regionale N. G05286 del 18/04/2023 che di fatto blocca le assunzioni senza il nullaosta della regione.

Vescovo (Cgil): "Passo cruciale la stabilizzazione dei precari"

Come ha spiegato a Fanpage.it il Responsabile Fp CGIL e Coordinatore RSU dell’I.N.M.I. Lazzaro Spallanzani I.C.C.S., Maurizio Vescovo, “la tutela del personale precario e il superamento dello stato di precarietà sono da sempre tra i temi al centro dell’attività sindacale della Cgil dell’Istituto e di quella regionale e nazionale. A distanza di più di tre anni dall’ inizio della pandemia da covid19 molto del personale assunto a tempo determinato, coinvolto nella cura, nell’ assistenza e nel contrasto alla diffusione dell’infezione risulta ancora precario. Ciò risulta ancora più eclatante se consideriamo la grave carenza di personale del comparto che continua ad affliggere le aziende sanitarie regionali e la difficoltà nel rispondere e soddisfare la domanda di salute dell’utenza e la conseguente congestione del sistema che porta a tempi e liste d’attesa infinite. Non può sfuggire quanto l’istituto Spallanzani sia considerato una eccellenza nel settore della ricerca scientifica e sanitaria, in particolare per quanto riguarda lo studio e la prevenzione delle malattie infettive. L'istituto ha dimostrato un impegno straordinario ed una grande professionalità nel corso della pandemia da COVID-19. È giunto il momento di riconoscere il valore del contributo dato da questi professionisti a beneficio della sanità pubblica e della comunità nel suo complesso".

Secondo Vescovo "la stabilizzazione del personale precario è un passo cruciale per garantire una continuità nella ricerca e nell'erogazione delle cure, così come per tutelare i diritti dei lavoratori stessi. L'autorizzazione richiesta permetterebbe all'Istituto di procedere, nel rispetto delle normative vigenti, alla stabilizzazione del personale precario, assicurando loro un contratto di lavoro stabile e tutte le relative tutele che ne conseguono".

A due mesi dalla scadenza del contratto, i lavoratori dello Spallanzani non sanno niente del loro futuro

Attualmente due Unità Operative dello Spallanzani, l'hospice e il ‘reparto centralizzato', non hanno riaperto dopo l'emergenza Covid, e nessuno, nonostante le richieste di un confronto con la precedente Direzione generale e la Regione, ha spiegato ai lavoratori il loro futuro.

"Il recente cambio ai vertici strategici dell’Istituto ha in parte rassicurato l’ambiente grazie alla disponibilità del nuovo Direttore Generale il Dott. Angelo Aliquò che ha esposto programmi che prevedono nuove linee di attività e aperture di nuovi reparti ma a questo punto mi chiedo, con quale personale? Per tutti questi motivi i lavoratori i lavoratori dello Spallanzani aderiranno allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il 17 novembre e parteciperanno alla manifestazione che avrà inizio alle 9 a piazza del Popolo”, ha spiegato ancora Vescovo.

Oggi il personale precario, a poco meno di 2 mesi dalla scadenza dei contratti, non ha ancora alcuna certezza sul proprio futuro. Tutto questo nell'ospedale simbolo della lotta al Covid, l'Istituto che più di tutti nel Lazio ha contribuito a sconfiggere la pandemia.

Mattia (Pd): "Indirizzo Rocca è chiaro, depotenziare sanità pubblica in favore dei privati"

“Una situazione quella dello Spallanzani ancora più emblematica se si considera che si colloca in un contesto come quello del Lazio, più volte da noi denunciato in consiglio regionale, che presenta una grave carenza di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, che ha visto tra i primi atti della giunta Rocca il blocco delle assunzioni della sanità regionale, per questioni di budget, come dimostra il caso dei vincitori di concorso per amministrativi delle Asl la cui assunzione è stata congelato. Allo stesso tempo però, il presidente Rocca ha dato il via libera a sprechi eclatanti ai danni del sistema sanitario regionale come l’assunzione di ‘medici a gettone’ nei Pronto Soccorso, pagati fino a 250 euro l’ora, o a casi eclatanti come l’esternalizzazione di infermieri in alcune Asl del Lazio. L’indirizzo della giunta di centro destra è chiaro: depotenziare la sanità pubblica per consegnarla ai privati, quale unica soluzione”, ha dichiarato a Fanpage.it la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia.

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