Roberto Spada sfrattato: occupava una casa popolare da 17 anni senza pagare le bollette
Il Tribunale di Roma ha sfrattato Roberto Spada, quarantasettenne boss dell'ominimo clan, dalla casa popolare in via Guido Vincon a Ostia di proprietà del Comune di Roma. Spada insieme alla sua famiglia la occupava abusivamente da diciassette anni senza pagare le bollette. Lo sfratto è avvenuto ieri, venerdì 21 aprile, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Ostia dopo l'ordinanza emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta del procuratore aggiunto Stefano Pesci glielo hanno comunicato, contestandogli l'occupazione abusiva e il furto di energia elettrica e l'appartamento è stato sottoposto a sequestro preventivo. Lo scorso marzo Spada e la compagna sono stati denunciati per furto aggravato di energia elettrica attraverso l'allaccio diretto dell'appartamento alla rete di fornitura del gestore.
Roberto Spada dalla condanna per la testata a Piervincenzi all'assoluzione per l'omicidio di due boss
Roberto Spada è tornato in libertà dopo aver scontato una condanna a sei anni di carcere per violenza privata e lesioni aggravate con il riconoscimento dell'aggravante mafiosa, per aver dato una testata al giornalista Rai di Nemo Daniele Piervincenzi a settembre 2022, durante un'intervista insieme all'operatore Edoardo Anselmi davanti alla palestra. Ad essere condannato a sei anni di carcere anche il suo ‘guardaspalle', Ruben Nelson Alvez del Puerto, giudicato in un procedimento separato. Spada stato invece assolto nel processo per l'omicidio di due boss di clan rivali, accusa per la quale il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo. Si tratta di Giovanni Galleoni, detto Baficchio, e Francesco Antonini, detto Sorcanera, che sono stati uccisi a Ostia nel novembre del 2011 a Ostia. L'operazione di ieri si inserisce nell'attività di controllo del territorio che l'Arma dei carabinieri svolge quotidianamente.