Roberto Gualtieri ha sciolto la riserva: sarà candidato a sindaco di Roma per il PD
L'ex ministro dell'Economia del Governo Conte Bis Roberto Gualtieri ha sciolto la riserva: sarà il candidato sindaco del Partito Democratico alle prossime elezioni comunali di Roma, che si terranno tra settembre e ottobre. Ieri, dopo un periodo di riflessione e il confronto con i dirigenti locali e nazionali del PD, Gualtieri ha formalizzato la sua disponibilità alla segreteria.
Ora i tempi dell'annuncio sono nelle mani del segretario nazionale Enrico Letta, di quello romano Andrea Casu e di quello regionale Bruno Astorre. Mentre si limano le modalità della discesa in campo del prof di Storia prestato alla politica, dal Nazareno fanno sapere che l'annuncio avverrà comunque a strettissimo giro tranne inaspettati colpi di scena.
Le primarie in presenza e online
Da quanto si apprende il percorso prevederà un passaggio per le primarie aperte a tutta la coalizione di centrosinistra, che potrebbero tenersi online e in presenza, non conoscendo lo sviluppo della pandemia. Alle primarie hanno già detto sì il civico presidente del III Municipio Giovanni Caudo, il segretario nazionale di Demos e consigliere regionale Paolo Ciani, per la sinistra il minisindaco dell'VIII Municipio Amedeo Ciaccheri con Liberare Roma, Tobia Zevi nel Partito Democratico.
Cosa farà ora Carlo Calenda
Il leader di Azione Carlo Calenda, che aveva già chiarito che neanche la discesa in campo di Gualtieri lo avrebbe fatto recedere dalla sua scelta di correre per il Campidoglio, ha confermato la sua posizione su Twitter attaccando il PD e il centrosinistra, e annunciando che sfiderà Calenda nelle urne. "Mi sono candidato il 12 ottobre. Ho ritenuto di avvertire l'allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra. Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla. In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. – aggiunge – Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell'imminente candidatura di Gualtieri. Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni".
Virginia Raggi e i dissidenti che vogliono l'accordo con il PD
Quello che sembra certa è la corsa della sindaca Virginia Raggi per il Movimento 5 Stelle. Nonostante gli appelli interni al dialogo con il PD e il centrosinistra, solo un intervento di Giuseppe Conte forse potrebbe far convergere i pentastellati su Gualtieri. La scelta primarie e il cambio di segreteria con l'avvicendamento tra Zingaretti e Letta, hanno poi di fatto messo la parola fine a ogni ipotesi di alleanza tra PD e M5S a Roma, almeno al primo punto.