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Elezioni comunali Roma 2021

Roberto Gualtieri avrà vinto la sua prima sfida se il PD riconquista le periferie

Roberto Gualtieri avrà vinto la sua prima sfida in queste elezioni se il Partito Democratico e il centrosinistra sarà sto in grado di riconquistare i voti delle periferie, condizione necessaria anche per arrivare al secondo turno e per vincere il ballottaggio. Il PD punta a scrollarsi di dosso una volta per tutti l’immagine di partito della Ztl.
A cura di Valerio Renzi
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Dalle parti del quartier generale di Roberto Gualtieri si ostenta ottimismo, ma tutti sanno che i sondaggi vanno quel che valgono e che gli indecisi saranno l'ago della bilancia di questa consultazione elettorale romana. Il possibile calo di consensi del centrodestra, a causa della performance non proprio brillante del candidato Enrico Michetti, può solo che avvantaggiare Virginia Raggi e Carlo Calenda, non certo il candidato del centrosinistra. La frammentazione delle forze progressiste nella capitale ha creato una situazione di incertezza che non può far star tranquilli l'ex ministro dell'Economia e la coalizione che lo sostiene. La sensazione è che chi arriva al ballottaggio avrà buone chance di battere il candidato di Meloni e Salvini, ma il punto è arrivarci. E se Gualtieri, almeno sulla carta, è il favorito, l'esito non è scontato.

Roberto Gualtieri avrà vinto la sua prima sfida se il Partito Democratico riconquisterà i voti delle periferie, di quell'elettorato che nel 2016 scelse Virginia Raggi in modo plebiscitario, e che alle successive consultazioni si è rivolto alla destra, in particolare alla Lega. Oggi il centrosinistra è chiamato a scrollarsi definitivamente di dosso l'immagine di partito della Ztl e il Partito Democratico a imporsi come primo partito e forza politica popolare. Lo sa bene Raggi, che ha insistito in maniera quasi monotematica sul presentarsi come la sindaca delle periferie in questo ultimo scorcio di campagna elettorale, inseguendo Gualtieri a San Basilio nel tentativo di delegittimarne la presenza. E se il consenso personale della sindaca in molte periferie è forte, c'è da dire che il Movimento 5 Stelle in questi cinque anni non è stato capace di radicare una classe politica nuova in grado di rappresentare un punto di riferimento, mentre il Partito Democratico e l'ampio mondo associativo e della sinistra che fa riferimento alla coalizione di Gualtieri gode sicuramente di un maggiore radicamento.

Gualtieri arriverà al ballottaggio e vincerà le elezioni se saprà riconquistare la maggioranza del suo elettorato storico nella cosiddetta periferia consolidata, le cintura di storiche borgate che circondano il centro, e se sarà stato in grado di intercettare almeno in parte il consenso delle periferie a ridosso o oltre il Grande Raccordo Anulare, dove molto più forti sono il Movimento 5 Stelle (o meglio la sindaca Virginia Raggi) e i partiti della destra, in particolare Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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