Rivoluzione a Ostia: a bando 37 stabilimenti. E i Balneari dichiarano guerra a Raggi
Roma Capitale ha pubblicato il bando per l'affidamento di 37 concessioni demaniali nel territorio del X Municipio. Si tratta di altrettanti stabilimenti balneari che dalla prossima stagione potrebbero così cambiare gestione e volto. Una questione complessa quella delle concessioni demaniali e molto dibattuta, che ora potrebbe arrivare a una svolta, anche se i balneari annunciano una dura battaglia legale.
Le concessioni demaniali dei lidi dovrebbero – secondo anche la famosa direttiva europea Bolkestein – essere sottoposte a meccanismi di mercato, venendo ciclicamente rinnovate e non essere trasformate in una proprietà di fatto dei concessionari. Ma come noto non è così e di fatto le concessioni appaiono di proroga in proroga come sempiterne. Ma ora le cose potrebbero cambiare: Virginia Raggi ha scelto infatti di non applicare la legge nazionale 145/2018, che ha disposto la possibile estensione delle concessioni vigenti fino al 31 dicembre 2033, ma al contrario di altri comuni costieri invece di disporre un lasso di tempo di alcuni anni per rimettere a gara spiagge e lidi, concedendo comunque una proroga, ha deciso di procedere immediatamente.
Quali sono i 37 stabilimenti di Ostia che andranno a gara nel 2021
Aneme e Core
Arcobaleno Beach
La Conchiglia
Urbinati
Elmi
Battistini
Delfino
Belsito
Plinius
Mami
Cral Comune Di Roma
La Vecchia Pineta
Kursaal
Orsa Maggiore
Cral Poste
Dopolavoro – Atac
La Mariposa
Zenit
Cral Eni
Nauticlub Castelfusano
Le Palme
V-Loung
La Caletta
La Casetta
La Bussola
La Bicocca
Peppino A Mare
La Spiaggia Di Bettina (Ex Corallo)
La Spiaggia
La Vela
Miami Istat
Il Bungalow
La Bonaccia
Guerrino Er Marinaro
Il Corsaro
Isola Fiorita
Il Gabbiano
L'Ancora
L'Oasi
La Marinella
Federbalneari annuncia battaglia: "Bando di Raggi illegittimo"
Durissima la posizione di Federbalneari Italia che parla di "bando illegittimo e discriminatorio". "Con questo bando non solo si conferma l'incompetenza del Municipio Roma X ma si crea un gravissimo danno per il mare di Roma la cui offerta turistica viene calpestata, oltre che una situazione di incertezza sia per le imprese coinvolte e sia per i loro utenti", si legge in una nota. Gli imprenditori annunciano di aver scritto a Governo e Regione Lazio annunciando azioni legali. "Il Decreto Rilancio vieta di fare nuovi affidamenti in concessione per cui il Municipio X viola palesemente gli obblighi di legge. Stiamo pensando anche a delle valutazioni sull'Ufficio demanio di Roma perché la sua governance è, chiaramente, inadeguata", ha dichiarato Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia.