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Rivolta nel carcere minorile di Casal del Marmo: è la terza protesta in una settimana

Ancora tensioni nel carcere minorile di Casal del Marmo, la protesta dei giovani detenuti con materassi a fuoco: è la terza rivolta in una settimana.
A cura di Beatrice Tominic
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Gli agenti della polizia nel carcere minorile di Casal del Marmo.
Gli agenti della polizia nel carcere minorile di Casal del Marmo.

Ancora materassi a fuoco nel carcere minorile di Casal del Marmo dove è scoppiata una nuova protesta, nel primo pomeriggio di oggi, domenica 15 settembre 2024, verso le 13. In 15 si sono chiusi in una stanza e si sono barricati dentro. All'interno, almeno un'auto medica e nel frattempo si attendono i rinforzi da Rebibbia.

La rivolta di oggi nell'istituto di Casal del Marmo

Materassi a fuoco oggi a Roma, nel carcere minorile di Casal del Marmo dove alcuni detenuti, nelle prime ore del pomeriggio di domenica 15 settembre 2024, hanno iniziato la rivolta nel carcere. Al momento 15 persone si trovano barricate all'interno di un'unica stanza. Sul posto, non appena scattato l'allarme, sono arrivati gli agenti della polizia, i carabinieri e due camion dei vigili del fuoco. Nel frattempo, però, gli agenti si stanno preparando ad entrare nel carcere per cercare di evidenziare la presenza di eventuali persone ferite.

Carabinieri davanti all'ingresso del carcere minorile di Casal del Marmo.
Carabinieri davanti all'ingresso del carcere minorile di Casal del Marmo.

Protesta nel carcere minorile: i precedenti

I fatti sono iniziati oggi, nel primo pomeriggio, quando alcuni giovani detenuti hanno iniziato a dare alle fiamme i materassi. In 15 si sono chiusi in una stanza. La protesta arriva dopo altri episodi in carcere: è la terza volta in una settimana. L'ultimo risale a quattro giorni fa, nella giornata di mercoledì 11 settembre 2024: numerosi gli incendi appiccati nelle celle e gli agenti feriti. Oltre a loro anche un detenuto, trasportato d'urgenza in ospedale dopo aver ingerito del vetro. La volta precedente, invece, ad avere la peggio sono stati alcuni agenti. Le proteste sono scoppiate, in entrambi i casi, per il grande sovraffollamento negli spazi dell'istituto:  "Vivono in 70 in spazi programmati per 50 persone".

Articolo in aggiornamento

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