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Ritardi nel parto cesareo e il bimbo nasce con danni neurologici: condannata ginecologa

Nasce con danni neurologici per un parto cesareo in ritardo: “Si sarebbe dovuto svolgere entro 30 minuti dal secondo ricovero”. Ginecologa condannata.
A cura di Beatrice Tominic
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Ha eseguito un parto cesareo in ritardo provocando patologie neurologiche gravi al neonato. Per questo è stata condannata a sei mesi una ginecologa dell'ospedale Santa Scolastica dal tribunale di Cassino. La donna incinta, alla quarantunesima settimana di gestazione, si era presentata nel nosocomio lamentando dei fortissimi dolori addominali. Ma, nonostante il fitto malessere, è stata rimandata a casa. La situazione è presto precipitata: due giorni dopo è stata ricoverata e, dopo il parto, al piccolo sono stati riscontrati danni neurologici gravi ed è stato trasportato d'urgenza all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

I dolori addominali e la corsa al Bambino gesù

I fatti risalgono al 4 novembre 2016. La donna è arrivata in ospedale insieme al compagno, ma poco dopo è stata rimandata a casa nonostante i forti dolori non avessero accennato a fermarsi e la diagnosi di inizio parto. Appena due giorni dopo è stata ricoverata e sottoposta immediatamente a parto cesareo per una gravissima sofferenza del feto con scomparsa del battito cardiaco.

Un parto cesareo in ritardo che, secondo quanto ricostruito, è costato la comparsa di gravi danni neurologici per il neonato, trasportato d'urgenza al Bambino Gesù. Sono stati proprio i medici dell'ospedale pediatrico che, sottoponendo il bimbo ad accertamenti d'emergenza, hanno ipotizzato che il parto in ritardo potesse aver rappresentare la causa delle condizioni di salute del bimbo.

La denuncia, le indagini e il processo

Così i due neogenitori hanno immediatamente sporto denuncia, ma la Procura ha chiesto l'archiviazione del caso. I due, però, non si sono arresi: tramite gli avvocati Paolo Marandola e Benedetta Altobelli che hanno convinto il gup, ad accogliere la loro richiesta. Per 5 medici dell'ospedale Santa Scolastica è scattata l'imputazione coatta.

"Il parto sarebbe dovuto avvenire al massimo entro 30 minuti dal secondo ricovero", è quanto emerso nel processo, durato più di quattro anni: è stato il ritardo a causare gravi patologie al bimbo. Per questa ragione è arrivata la condanna alla ginecologa, assolti gli altri quattro medici.

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