Ritarda l’apertura della discarica di Albano, Ama ammette: emergenza rifiuti tutto agosto
La discarica di Albano non riaprirà lunedì. Nonostante il Tar del Lazio abbia bocciato la richiesta di sospensiva dell'ordinanza di Virginia Raggi presentata dal sindaco del comune dei Castelli Romani Borrelli, mancano ancora le garanzie economiche per poter procedere come comunicato dalla stessa società che gestisce l'invaso. "La compagnia assicurativa non ha ancora effettuato la formale voltura ad Ecoambiente S.r.l. della polizza fidejussoria, attualmente attiva per la gestione operativa della discarica sita in Via Ardeatina Km. 24.640 – Albano Laziale", si legge nella nota diramata ieri.
Si fa largo così l'ipotesi del commissariamento: scade il 27 luglio l'ordinanza della Regione Lazio che intima al Campidoglio di trovare una soluzione ai rifiuti di Roma, individuando nel territorio comunale un sito idoneo.
Sia come sia l'emergenza andrà avanti almeno per tutto il mese di agosto. "Ci servono trenta giorni per recuperare", spiega al quotidiano il Messaggero Stefano Zaghis, l'ad di Ama, che descrive una situazione drammatica, con gli accordi con altre province e regioni precari: ad esempio Toscana e Campania ancora non hanno iniziato a ricevere i rifiuti di Roma, ritardi a cui si sommano i fisiologici guasti, manutenzioni e problemi che riguardano gli impianti di Latina e Viterbo che così rimangono chiusi.
L'effetto sulle strade di Roma è devastante, nonostante le ferie e la città semi vuota, i rifiuti si accumulano e Ama non riesce a starci dietro e in alcuni casi, senza mezzi adeguati e con i dipendenti costretti a raccoglierli da terra con le mani, non sa neanche come togliere i cumuli di immondizia dalle strade. La situazione peggiore continua a viverlo il quadrante Est della città con cittadini esasperati e i roghi che si rinnovano ogni notte.