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Rissa furibonda in panetteria a Roma per il conto: “Ti ammazzo, io non ti pago”

I testimoni: “Il titolare ha chiesto di pagare quanto dovuto per la spesa, ma quell’uomo è subito scattato. Ha iniziato a gridare e a insultare. Gli ha risposto che non avrebbe pagato nulla ed è uscito seguito dal proprietario”.
A cura di Enrico Tata
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È successo all'interno di una panetteria in zona Fidene, periferia Nord di Roma. Un cliente e il titolare del forno hanno cominciato a litigare furiosamente, sembra, a causa del conto. L'allarme è scattato intorno alle 16 di domenica, riporta il Messaggero. "Correte, si ammazzano", hanno avvertito alcuni passanti, chiamando le forze dell'ordine per chiedere un intervento immediato sul posto. Stando alle prime ricostruzioni, la lite è scoppiata tra il titolare della panetteria, H.J. le sue iniziali, 33enne di origine indiana. Quest'ultimo ha presentato il conto a un cliente, A.R., romano di 42 anni, che ha cominciato ad insultarlo per motivi ancora da chiarire. Poi il diverbio verbale si è trasformato in poco tempo in una violenta rissa, tra spinte, calci e pugni reciproci.

Sul posto sono arrivati gli agenti di polizia del reparto Volanti. Hanno immediatamente separato i due litiganti e hanno avviato le indagini sia per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto che per accertare le cause della lite. I sanitari del 118 hanno accompagnato il titolare del negozio in codice giallo al pronto soccorso del Policlinico Gemelli per una profonda ferita al sopracciglio e una spalla lussata. L'altro, invece, è stato accompagnato in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Andrea per la ferita a uno zigomo e perché trovato in forte stato di agitazione. Stando a quanto accertato successivamente, l'uomo aveva fatto uso di stupefacenti.

Questa la versione dei testimoni: "Il titolare ha chiesto di pagare quanto dovuto per la spesa, ma quell'uomo è subito scattato. Ha iniziato a gridare e a insultare. Gli ha risposto che non avrebbe pagato nulla ed è uscito seguito dal proprietario che continuava a chiedere il saldo del conto. In una manciata di secondi la situazione è degenerata e sono venuti alle mani. Abbiamo provato a dividerli ma non siamo riusciti neanche ad avvicinarci. Allora abbiamo chiamato la polizia".

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