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Rissa davanti al pub, nessuna denuncia: incastrati dai loro stessi video condivisi sui social

La violenta aggressione era avvenuta la sera del 17 giugno davanti a un noto pub a Monterotondo. Nessuno dei tanti coinvolti ha presentato denuncia: fondamentali per le indagini dei carabinieri i video postati online dai presenti, che si erano però rifiutati di testimoniare.
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Immagine di repertorio
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Come può coesistere la tendenza all’omertà con il desiderio apparentemente irresistibile di condividere online ogni momento della propria vita? Eppure, evidentemente, accade: i carabinieri di Monterotondo hanno potuto constatarlo con i loro occhi, quando hanno cominciato a indagare su una rissa scoppiata a metà giugno davanti a un locale. I militari si sono infatti trovati davanti, da un lato, un muro di silenzio da parte dei testimoni, che non hanno nemmeno denunciato l’aggressione, dall’altro, numerosi video dell’accaduto pubblicati dagli stessi sui social.

La rissa era scoppiata lo scorso 17 giugno, a Monterotondo, in via Bruno Buozzi. Davanti a un noto pub della zona, intorno alle 22 si è scatenata un’accesa lite – per motivi da chiarire, ma secondo le prime ricostruzioni futili – che è ben presto sfociata in una violenta rissa. Nel tentativo di sedarla sono accorsi gestori e dipendenti dei locali adiacenti, che solo dopo aver separato i contendenti hanno allertato le forze dell’ordine.

Una volta giunti sul posto, i carabinieri di Monterotondo non hanno potuto far altro che constatare la fine delle ostilità, perché il gruppo di giovani che aveva scatenato la rissa si era già disperso e nessuno dei presenti era disposto a parlare. Poiché non era stata sporta alcuna denuncia, le indagini sono scattate solo un paio di settimane dopo, quando i militari sono entrati in possesso proprio dei video che giravano online, punto di partenza delle attività investigative. Unica altra certezza, un referto medico trasmesso dal policlinico Gemelli di Roma relativo a un paziente di 27 anni, che quella stessa sera di giugno si è presentato in pronto soccorso con ferite in faccia, evidenti segni di calci e pugni al volto. Accolto in codice rosso, al giovane è stata riconosciuta una prognosi di 21 giorni.

I filmati della rissa postati sui social

Nessuna denuncia ha seguito l’aggressione. Eppure, già dopo poche ore cominciavano a circolare in rete testimonianze video della violenza che si era scatenata per le strade di Monterotondo la sera prima.

I carabinieri nel corso dell’indagine hanno raccolto numerosi filmati girati con i telefonini dai presenti, i quali però, una volta contattati dai militari per testimoniare sull’accaduto, hanno sempre declinato. Nemmeno il 27enne pestato, dopo essere stato dimesso, ha sporto denuncia.

Le attività di indagine: fondamentali i video

Questa reticenza non ha però fermato le operazioni dei carabinieri, che hanno continuato a indagare raccogliendo come prove, oltre ai filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona, proprio i video postati sui social.

L’attività di ricerca dei militari ha portato infine all’individuazione dei 5 presunti autori della rissa: si tratta di un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 16 e i 23 anni, tra cui un minorenne. I giovani sono stati identificati e denunciati per rissa e lesioni personali. Alcuni dei sospetti aggressori erano già noti alle forze dell’ordine, conosciuti per analoghi episodi passati legati sempre a risse e pestaggi.

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