Rissa allo Zoomarine, denunciate tre persone

Per la rissa scoppiata lo scorso 22 agosto davanti all'entrata del parco Zoomarine di Pomezia sono state denunciate tre persone. I tre sono stati identificati dai carabinieri di Torvajanica, che proprio grazie ai video pubblicati sui social network e realizzati da altri clienti sono riusciti a risalire all'identità dei responsabili. Si tratta di cittadini italiani, tutti provenienti da Napoli e provincia. Stando a quanto ricostruito, avrebbero cominciato a litigare per questioni di distanziamento sociale e per il rispetto della fila per entrare all'interno del parco acquatico. Nel video si vede anche una donna, forse la moglie di uno degli uomini che litigavano, che cerca di separare i contendenti. All'improvviso, forse a causa dello spavento, sembra perdere i sensi. Fortunatamente da subito le sue condizioni non hanno destato preoccupazione.
La chiusura e la riapertura di Zoomarine causa Covid-19
Lo Zoomarine è stato al centro della cronaca in queste settimane anche per un altro episodio: un cliente aveva postato su Facebook alcune fotografie scattate nell'arena durante lo spettacolo dei delfini. Molti spettatori non indossavano la mascherina e molti non rispettavano le regole sul distanziamento sociale. Per questo il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, aveva firmato un'ordinanza di chiusura del parco per cinque giorni proprio per il mancato rispetto delle norme anti coronavirus. Il provvedimento è stato impugnato dall'azienda che gestisce il parco e il Tar del Lazio ha accolto la richiesta, annullando l'ordinanza del primo cittadino. Sulla vicenda erano intervenuti anche i leader del centrodestra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che avevano giudicato "eccessiva" la decisione del sindaco di Pomezia.