Rissa al Pincio: tre minorenni indagati, sono accusati di lesioni aggravate
Tre minorenni di 14 e 15 anni sono indagati per lesioni aggravate a seguito della rissa al Pincio di sabato scorso 5 dicembre. A scrivere i nomi nel registro degli indagati, come appreso da Adnkronos, la Procura dei Minori, ritenuti responsabili di aver dato il via all'aggressione dalla quale è poi nata la rissa a cui hanno partecipato i ragazzi di due diverse comitive romane. I carabinieri hanno perquisito le abitazioni degli adolescenti, allo stesso tempo proseguono gli accertamenti per identificare gli altri coetanei coinvolti, che possano aver rivestito un ruolo di primo piano nei fatti. Sequestrata una pistola a un genitore di uno dei ragazzi coinvolti, al quale sarà revocato il porto d'armi. Gli investigatori sono risaliti a loro, dopo che la Procura ha aperto un'inchiesta, anche grazie all'analisi dei video, al monitoraggio dei social network e alle testimonianze raccolte, che hanno permesso a chi indaga di risalire ad alcune delle persone che erano presenti sabato pomeriggio nella zona di Piazza del Popolo.
La lite partita da due ragazze su Tik Tok
I carabinieri che lavorano sul caso coordinati dalla Procura hanno consegnato nelle mani dei pubblici ministeri le prime informative. Proprio a Piazza del Popolo i giovani si erano dati appuntamento per menarsi tramite un tam tam sui social network. Come appreso da Fanpage.it la lite sarebbe partita da dissapori nati tra due ragazze, che si sono insultate con dei video su Tik Tok, per poi manifestare l'intenzione di incontrarsi. Ma al loro posto si sono sfidati i ragazzi delle due comitive, che hanno attirato numerosi coetanei, dando vita a pericolosi assembramenti, per la diffusione dei contagi da Covid. Decine e decine i ragazzi tra la terrazza del Pincio e Piazza del Popolo, molti senza mascherina e senza rispettare la distanza di sicurezza.
L'attenzione è alta per il prossimo sabato
A seguito della rissa a rimanere ferito un quattordicenne, che ha riportato la frattura del setto nasale, con trenta giorni di prognosi, che ha sporto denuncia, raccontando ai carabinieri della Compagnia di Roma Centro di aver incontrato i suoi aggressori per caso. L'attenzione è alta in vista del prossimo sabato, giornata in occasione della quale è stata promesso un nuovo appuntamento per la ‘rivincita'.