Risolto il mistero delle sorelle trovate morte a Prati: forse uccise dal monossido di carbonio
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Svolta nelle indagini sulle due sorelle trovate morte lo scorso 22 gennaio nel loro appartamento a Prati, Roma. E la soluzione del mistero potrebbe essere molto più semplice di quanto suggerito dalle prime ricostruzioni: non si tratterebbe, infatti, di un caso di omicidio né di un suicidio. Il decesso sarebbe invece avvenuto a causa di una fuga da monossido di carbonio, probabilmente dalla caldaia a gas.
I risultati dell'autopsia
Le sorelle Angela e Amelia Gammieri, 93 e 87 anni, non sono state uccise, secondo i primi risultati dell'autopsia. Stando a quanto riscontrato dai medici, le due anziane sono morte circa un mese prima del giorno in cui sono stati scoperti i cadaveri. Entrambe erano seminude e la posizione dei corpi aveva fatto sorgere alcuni dubbi agli inquirenti, tanto che era stato aperto un fascicolo per duplice omicidio volontario. Un'altra ipotesi su cui si sono concentrati gli investigatori era quella dell'omicidio-suicidio, forse determinato dalla solitudine.
L'indagine per omicidio colposo
A complicare le indagini era stato il presunto ritrovamento di un testamento milionario. Circostanza in seguito smentita, almeno in parte. Le indagini ancora non sono chiuse ma, come anticipato, la soluzione del caso potrebbe essere vicina e la spiegazione dei decessi potrebbe essere molto più semplice di quanto ipotizzato: morte per avvelenamento da monossido di carbonio. Adesso il pm Mario Dovinola, titolare del caso, sta indagando per omicidio colposo e sul registro degli indagati potrebbe presto finire il nome del tecnico che ha montato la caldaia a gas e che si è occupato della sua manutenzione.