Rischio variante Delta, nel Lazio sono ancora 450mila gli anziani senza vaccino (completo)
Nel Lazio sono registrati nell'archivio del servizio sanitario 1,6 milioni di cittadini con più di 60 anni. Oltre 450mila di loro non hanno completato il ciclo vaccinale, cioè non hanno ricevuto il richiamo oppure non sono stati immunizzati neanche con la prima dose. Si tratta del 27 per cento del totale (dati al 30 giugno). Insomma, quasi 3 anziani su 10 ancora non sono stati completamente immunizzati. E questo rappresenta un rischio, perché diversi studi hanno mostrato come la variante indiana, ribattezzata variante Delta, sia in grado di ‘bucare' la resistenza delle prime dosi, mentre sembra essere inefficace sull'immunizzazione completa. Per questo la Regione Lazio sta cercando di completare le vaccinazioni di quanti più cittadini sia possibile ed entro l'8 agosto si punta a raggiungere il 70 per cento della popolazione vaccinata. D'altro canto, però, questo ha causato uno stop quasi totale alla prenotazione delle prime dosi: a causa del taglio delle consegne di dosi Pfizer, infatti, è praticamente impossibile ormai trovare un appuntamento per la prima dose con questo vaccino e per questo stesso motivo verranno posticipati gli appuntamenti della seconda settimana di luglio ed è stato rimandato a dopo Ferragosto l'avvio delle vaccinazioni dai pediatri per gli Under 17. Al momento l'unico modo per vaccinarsi è sfruttare gli Open Day e i ‘tour vaccinali' organizzati dalle Asl con dosi Johnson&Johnson (il vaccino monodose).
Il 10 per cento degli anziani ancora senza prima dose
Come detto l'obiettivo è riuscire a immunizzare completamente quante più persone sia possibile entro l'inizio di agosto, soprattutto i più anziani. Degli Over 60 che ancora devono completare il ciclo vaccinale in circa 290mila sono in attesa di seconda dose, che presumibilmente, quindi, verrà somministrata loro entro la prima settimana di agosto. All'appello però mancheranno ancora circa 140mila anziani, cioè circa il 10 per cento rispetto al totale (sempre se non decideranno di vaccinarsi con Johnson&Johnson o con AstraZeneca. Per i due vaccini a vettore virale, infatti, gli appuntamenti non mancano e sono disponibili entro pochi giorni). In sintesi (dati aggiornati al 30 giugno): il 72 per cento degli Over 60 del Lazio ha già ricevuto due dosi di vaccino e ha completato il ciclo vaccinale. A questa percentuale si deve aggiungere un 1 per cento di persone che si è vaccinata con il ‘monodose' Johnson&Johnson. Il 17 per cento della popolazione anziana è in attesa di seconda dose, che probabilmente riceverà entro l'inizio di agosto. Il 10 per cento degli Over 60 non è ancora vaccinato: per loro l'unica possibilità, per ora, è quella di prenotare con AstraZeneca o Johnson&Johnson.
La diffusione della variante Delta
L'assessore D'Amato ha dichiarato che secondo le previsioni della Regione, la variante Delta sarà predominante nel Lazio da qui a tre o quattro settimane, quando è previsto un nuovo incremento dei contagi. La variante indiana, o Delta o B.1.617.2 sta rapidamente diventando dominante in diverse aree del pianeta, è più trasmissibile della variante inglese ed è più resistente ai vaccini, specialmente dopo una sola dose. Una ricerca condotta in Scozia ha mostrato che una sola dose di vaccino Pfizer o AstraZeneca era efficace tra l'88 e il 91 per cento nella riduzione del rischio di ospedalizzazione e dell'83 per cento per quanto riguarda le persone con oltre 80 anni di età. Un'altra ricerca ha stimato, due settimane dopo la somministrazione della seconda dose, una protezione del vaccino, una protezione del vaccino Pfizer/BioNTech pari al 92 per cento contro la variante Alfa e al 79 per cento contro la variante Delta, mentre per il vaccino AstraZeneca questi valori si riducono rispettivamente al 79 per cento e al 60 per cento. Per quanto riguarda il rischio di ospedalizzazione da variante Delta, la protezione del vaccino Pfizer/BioNTech è del 96 per cento, quella di AstraZeneca del 92 per cento.