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Rimozione croce celtica ad Acca Larentia, la destra abbandona l’aula prima del voto

Addio alla croce celtica ad Acca Larentia: con 15 voti favorevoli sarà rimossa dalla piazza la simbologia fascista disegnata sui muri. Ma la destra non partecipa: si alza ed abbandona l’aula prima di votare.
A cura di Beatrice Tominic
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Con 15 voti a favore da parte di consiglieri Pd, Movimento Cinque Stelle e Italia Viva, è stata approvata la rimozione della croce celtica in piazza Acca Larentia. La commissione del VII Municipio, che si è conclusa nella tarda mattinata di oggi, 30 gennaio 2024,  ha visto l'approvazione della proposta lanciata dalla sinistra due settimane fa, dopo l'ennesimo raduno dei gruppi neofascisti del 7 gennaio scorso, come ogni anno.

Durante la votazione, però, i consiglieri di Fratelli d'Italia, della Lega e del Gruppo Misto (ex Forza Italia), si sono alzati abbandonando l'aula dopo aver negato di aver dato il loro no alla mozione nel corso della commissione di ieri. Nessun voto contrario, soltanto un'aula di municipio vuota. Ora spetterà all'ufficio decoro organizzare la rimozione delle scritte.

Addio alla croce celtica: sarà rimossa

"Siamo contenti di quanto ottenuto, abbiamo approvato la rimozione dei simboli fascisti in una piazza del nostro municipio: lo avremmo dovuto fare tempo prima – spiega a Fanpage.it Fabrizio Grant, consigliere del VII Municipio e Presidente Commissione Scuola, Sport, Politiche giovanili, Legalità – Ci attaccano e dicono che abbiamo deciso di rimuovere la croce celtica soltanto perché c'è Giorgia Meloni al governo. In realtà abbiamo capito, anche se troppo tardi, che non abbiamo ancora fatto i conti con la nostra storia", continua.

"Per più di 40 anni si è tollerato una manifestazione che ha ben poco a che fare con l'omaggio ai morti. Per questo pretendiamo che, il 7 gennaio del 2025, nella ricorrenza del prossimo anno, durante quella che dovrebbe essere una commemorazione funebre, non siano presenti segni e simboli fascisti – e poi specifica – Se non possiamo evitare manifestazioni con saluti romani e braccia tese, dobbiamo garantire che almeno gli eventi istituzionali si tengano senza la presenza di simbologia fascista".

Il commento di Marta Bonafoni

Non ha tardato ad arrivare il commento della Coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico e consigliera della Regione Lazio, Marta Bonafoni che, appena appreso dell'esito della commissione, ha diffuso una nota: "Oltre all'eliminazione della simbologia fascista, la mozione chiede anche di far sì che la Prefettura e le autorità competenti neghino l'autorizzazione al raduno neofascista che qui si svolge ogni anno – scrive – È la giusta risposta delle istituzioni e di un intero quartiere ad una presenza non più tollerabile, che ben lontana dalla semplice commemorazione istituzionale di giovani uccisi nel 1978, in palese contrasto con i valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione, nata dall'antifascismo".

Proprio in Regione Lazio, nei giorni scorsi, è stata presentata un'interrogazione che richiede la rimozione della croce celtica ad Acca Larentia, chiedendo l'impegno di Giunta Regionale e Presidente, Francesco Rocca, con prima firmataria la consigliera Emanuela Droghei.

La manifestazione lo scorso 7 gennaio

Nel frattempo continuano le indagini per identificare e denunciare le persone presenti alla manifestazione dello scorso 7 gennaio 2024, quando militanti di Casapound e dell'estrema destra si sono riuniti davanti alla sede storica del Movimento Sociale Italiano e hanno fatto i saluti romani. In totale, con le ultime 14, la Digos ha denunciato 19 persone. Prima del raduno delle 18, nella tarda mattinata, ad Acca Larentia era stato organizzato un evento istituzionale con l'assessore alla Cultura capitolino, Miguel Gotor; il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli con i suoi fedelissimi.

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