video suggerito
video suggerito

Rifiuti, il Campidoglio insiste: niente discarica a Roma, ma tra 10 giorni potrebbe essere emergenza

Il tavolo di confronto al Ministero della Transizione Ecologica sull’emergenza rifiuti con Regione Lazio, Roma Capitale e Città Metropolitana non ha sbloccato la situazione. E dal 15 giugno l’immondizia potrebbe davvero tornare a invadere le strade della città. Irremovibile il Campidoglio: “Nel territorio di Roma non c’è un sito per la discarica, che volete che mettiamo i rifiuti al Colosseo?”.
A cura di Redazione Roma
47 CONDIVISIONI
Immagine

Torna l'incubo dei rifiuti in strada a Roma. Ieri a farsi carico di trovare una soluzione è sceso in campo il Governo che ha convocato Regione Lazio, Roma Capitale e Città Metropolitana a un tavolo tecnico coordinato da Laura D'Aprile, dirigente passata dagli uffici del Campidoglio a capo dipartimento Economia Circolare. L'incontro però non ha prodotto ancora nessun risultato concreto e, mentre l'immondizia torna a strabordare fuori i cassonetti e ad accumularsi per le strade di Roma, entro dieci giorni la città potrebbe trovarsi in vera e propria emergenza.

Non solo la discarica di Sogliano Ambiente in Emilia Romagna smetterà di accogliere i rifiuti della capitale a partire dal 15 e non più dal 30 giugno come previsto, ma le discariche di Viterbo e Civitavecchia, messe sotto stress dall'immondizia proveniente da Roma entro pochi mesi potrebbero essere sature e per questo bisogna trovare subito soluzioni alternative per non mettere a repentaglio l'intero sistema regionale.

Nonostante tutto dal Campidoglio continuano a mandare un messaggio chiaro: non c'è nessun sito idoneo per realizzare una discarica nel territorio di Roma. "Che volete che li mettiamo al Colosseo?", una battuta accolta non proprio con il sorriso dagli interlocutori istituzionali seduti al tavolo che insistono sulla necessità che Roma si doti di una sua discarica e che si affretti anche a realizzare gli impianti necessari al trattamento dei rifiuti.

Cosa succede adesso? Per ora dal Ministero solo prescrizioni sul prossimo futuro, in particolare Roma Capitale dovrà accelerare sulla raccolta differenziata, realizzare due impianti di compostaggio a Cesano e Casal Selce, non limitandosi all'acquisto e la costruzione di due nuovi Tmb come annunciato. Tutte azioni necessarie, ma che nel brevissimo periodo non scongiurano di vedere Roma sepolta di rifiuti. La Regione Lazio dovrà invece mandare una lista degli impianti in funzione e lo spostamento dei rifiuti in tutta la regione. L'area per la discarica potrebbe invece essere individuata nell'area della Città Metropolitana, i cui tecnici dovranno presentare un elenco di aree bianche. Se la soluzione non arriverà in tempi certi Zingaretti è pronto a commissariare il Campidoglio se non individuerà il sito della discarica. Quel che è certo è che il braccio di ferro politico

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views