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Rifiuti è emergenza: 1600 tonnellate di immondizia non saranno raccolte questa settimana

È emergenza rifiuti per le strade di Roma. Ama non conferisce da venerdì i rifiuti negli impianti Tmb di Ecologia Viterbo e della Cermec in Toscana, fermi per manutenzione straordinaria, e il fragilissimo equilibrio di raccolta e smaltimento dell’immondizia frana in pochi giorni. Nuovo scontro politico tra Campidoglio e Regione Lazio.
A cura di Valerio Renzi
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Per le strade di Roma l'emergenza rifiuti è una realtà. Cumuli d'immondizia coprono i marciapiedi attorno ai cassonetti stracolmi. I quartieri più insofferenza quelli dei quadranti Est (in particolare Pigneto, Centocelle e Torpignattara) e Nord della città, ma la situazione non potrà che peggiorare nei prossimi giorni in tutta la città. Il fragile equilibrio del sistema dei rifiuti romano, sempre dipendente da altre province e da altre regioni, non ha retto neanche una settimana dopo la soluzione messa nero su bianco dalla Regione, Lazio e dagli altri attori coinvolti e che avrebbe dovuto garantire la pulizia delle strade e lo smaltimento dei rifiuti fino al 31 dicembre 2021.

Il problema ora è che Ama non conferirà più i rifiuti nei Tmb di Ecologia Viterbo e della Cermec in Toscana, avendo questi bisogno di manutenzione straordinaria. In un sistema che lavora sempre in sofferenza e dipendente da altri, ogni piccolo intoppo si traduce in cumuli di rifiuti per le strade. Così fino a domenica 1600 tonnellate di "monnezza" non potrà essere raccolta perché Ama non sa dove portarla e rimarrà per le strade della città. Rifiuti a cui vanno aggiunti i "ritardi" nella raccolta già accumulati nelle scorse settimane. Non è bastata l'autorizzazione della Regione Lazio alla E. Giovi (che possiede i due impianti Tmb di Malagrotta) di conferire i rifiuti nella discarica di Viterbo per altre due settimane per evitare l'emergenza: la mancanza di impianti di trattamento e di discariche nel territorio di Roma e della Città Metropolitana continua a essere il problema che urge una soluzione.

La Regione Lazio pronta al commissariamento dal 1 agosto

Mentre si ragiona sull'attivazione della discarica di Roccasecca (Frosinone) o di quella di Albano Laziale, la Città Metropolitana ha inviato la cartografia aggiornata con tutte le aree idonee per la realizzazione di impianti e discariche. Ma se una soluzione non arriverà entro il 1 agosto la Regione Lazio sarebbe pronta a commissariare il Campidoglio.

Emergenza rifiuti: si riaccendo lo scontro politico

L'emergenza intanto ha rinfocolato la polemica politica, con l'ennesimo scontro tra Regione Lazio e Roma Capitale. L'assessore Massimiliano Valeriani risponde per le rime agli attacchi che provengono dal Campidoglio: "In cinque anni di mandato la Giunta Raggi non ha realizzato un solo nuovo impianto, la raccolta differenziata e' rimasta bloccata, il servizio porta a porta e' stato ridotto e l'Ama ha cambiato 7 amministratori in cinque anni, generando una crisi organizzativa dell'azienda. Eppure per provare a nascondere il proprio fallimento la sindaca Raggi non riesce a fare di meglio che scaricare le sue responsabilità su qualcun'altro". L'assessora capitolina ai rifiuti Katia Ziantoni replica alzando ancora il tono: "Dopo due bocciature da parte del Tar, una del Consiglio di Stato e una procedura di infrazione aperta dall'Unione europea sulla gestione dei rifiuti del Lazio, l'assessore Valeriani ha ancora il coraggio di parlare: questo è davvero surreale. Valeriani spieghi invece perché la Regione Lazio vuole realizzare tante nuove discariche mentre inspiegabilmente tiene chiuse quelle esistenti".

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