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Rifiuti a Roma, arrivano i cassonetti dell’immondizia intelligenti che si aprono con la tessera

A Roma arrivano i cassonetti intelligenti che riconoscono gli utenti che buttano la spazzatura grazie ad un badge e che non fanno passare gli odori.
A cura di Beatrice Tominic
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Esempio di cassonetti smart in arrivo nella capitale. Qui a Pistoia, dove sono stati installati lo scorso maggio (foto da Twitter)
Esempio di cassonetti smart in arrivo nella capitale. Qui a Pistoia, dove sono stati installati lo scorso maggio (foto da Twitter)

Basta appoggiare un apposito badge fornito soltanto ai residenti per aprire i cassonetti dell'immondizia e buttare via i propri rifiuti: questo è l'esperimento che approda anche a Roma il prossimo settembre, nel quartiere Africano. Dopo molte altre città di Italia come Genova, Firenze, Napoli e Pistoia (nella foto in alto), anche nella capitale i cittadini e le cittadine potranno buttare la propria spazzatura nei cassonetti intelligenti.

Come spiega in un articolo di oggi il Messaggero, questa tipologia di bidoni della spazzatura sarà collocata fra viale Eritrea, viale Libia e viale Etiopia, nel quadrante a nord est della capitale. In totale sono attesi circa un centinaio di secchioni nella zona, pronti per ospitare i diversi materiali da gettare: organico, indifferenziato, plastica, alluminio e, infine, carta.

I cassonetti in arrivo nel quartiere Africano

I cassonetti dell'immondizia che si aprono dopo aver mostrato il badge sono a forma di campana e sono più capienti rispetto a quelli che si trovano oggi lungo le strade di Roma. Una volta posizionati, possono essere utilizzati soltanto dalle persone in possesso della tessera cioè i residenti che vengono riconosciuti dal cassonetto: in questo modo, oltre a bloccare gli esercenti, come titolari dei bar e dei ristoranti che, invece, devono attendere la raccolta apposita di Ama, è facile risalire a chi non rispetta le regole della differenziata e multarlo.

Il sistema di riconoscimento, però, è valido anche per applicare la "tariffa puntuale" della Tari: ognuno pagherà un'imposta che varia in base a quanto viene gettato. Questi cassonetti, che in media costano 1500 euro, infine, sono chiusi ermeticamente e, di conseguenza, riducono la dispersione di liquami e cattivi odori.

Il nuovo modello da applicare

Ciò che sta tentando di fare Ama, dunque, è di applicare un nuovo modello per la spazzatura, già adottato in alcune città italiane. Dopo il quartiere Africano, inoltre, si prevede che cassonetti del genere possano arrivare anche in altre zone di Roma, sia centrali che periferiche, dove non è previsto il ritiro porta a porte e con un'alta presenza di negozi, bar e ristoranti oltre che di abitazioni.

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