Rientro a scuola, 10 classi del Plauto trasferite all’Eur: “A pochi passi c’è un edificio abbandonato”
Un nuovo anno scolastico è stato appena inaugurato e, insieme a lui, anche le proteste. Non soltanto per denunciare l'insostenibile costo della scuola. Succede al Plauto di Spinaceto, dove questa mattina ragazze e ragazzi si sono dati appuntamenti prima della campanella per protestare contro la decisione di smembrare (ancora) la scuola. L'edificio scolastico in via Renzini, la sede centrale, da tempo non riesce più ad ospitare gli e le studenti: le classi sono troppe e già lo scorso anno sei classi erano state costrette ad essere trasferite alle vicine scuole medie in via Respighi. Da questo settembre, invece, la situazione cambia per 10 classi, trasferite in un edificio all'Eur, in via Brancati, ex sede dell'istituto tecnico Ruiz. Ma per famiglie e alunni, questo cambiamento rappresenta un grande disagio.
"Le classi hanno scoperto del trasferimento meno di due mesi fa, non c'è stato niente da fare – ha spiegato a Fanpage.it uno studente del collettivo Piazzetta Rossa del Plauto – Al Respighi quest'anno sono rimaste tre classi, 10 all'Eur. Sempre meglio di fare lezione in corridoio, come è accaduto in passato. Ma i disagi non mancano: si tratta di un'altra zona, in autobus con il traffico potremmo impiegare anche un'ora in più per arrivare".
L'edificio abbandonato
Eppure, secondo i ragazzi e le ragazze del Plauto, una soluzione ci sarebbe. "Attaccato alla sede centrale, in via Renzini 48, c'è un edificio abbandonato da anni. Abbiamo chiesto che venga ristrutturato, ma ancora non abbiamo novità a riguardo – continua il ragazzo – Secondo i preventivi del Municipio IX, la spesa per rimetterlo a nuovo si aggirerebbe intorno ai 2 milioni e mezzo di euro, ma quando siamo stati ricevuti dall'Ufficio Scolastico Regionale, il direttore generale dell'epoca, Rocco Pinneri e il prefetto ci hanno parlato di una cifra molto più elevata, lievitata inspiegabilmente fino a raggiungere 9 milioni di euro".
Così è arrivata la decisione di spostare dieci classi, una decisione che risulta scomoda a studenti e famiglie. "Abbiamo scoperto del trasferimento soltanto a metà luglio: non c'è mai stato un reale confronto con noi. Oltre ai ragazzi di Spinaceto, ci sono studenti che arrivano da Pomezia con i Cotral e i docenti, in balia come noi del cambiamento di sede".
Le condizioni della sede centrale
E la situazione nella sede centrale non sembra certo migliore. "Adesso è un cantiere: sono in corso lavori che dureranno probabilmente tutto l'anno. Prima in palestra, ancora adesso inagibile, poi al secondo piano, portando ad una diminuzione degli spazi – ha aggiunto Diego, uno dei rappresentanti d'istituto – Per fare spazio alle classi, il laboratorio di informatica e quello linguistico sono stati resi aule ordinarie. È chiaro che servano spazi: anche la Respighi ha un accordo precario con noi e presto non ci potrà più ospitare".