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Riecco lo sposo scroccone in fuga: “Ho saldato i miei debiti”. Ma il ristoratore nega

Il ristoratore: “Mancano all’appello circa 1.400 euro tra addobbi, il compenso per i musicisti, la Siae. E le mance ai camerieri: 400 euro che ho anticipato”.
A cura di Enrico Tata
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Nuova puntata della storia degli sposini in fuga senza aver saldato il conto del pranzo di nozze. Lo sposo ‘scroccone' ha annunciato di aver pagato tutti i debiti al ristoratore. Ma quest'ultimo, stando a quanto riporta il Messaggero, lo ha smentito: "Mancano all'appello circa 1.400 euro tra addobbi, il compenso per i musicisti, la Siae. E le mance ai camerieri: 400 euro che ho anticipato".

Insomma, la battaglia è tutt'altro che finita. Lo sposo ribadisce: "Ho pagato tutto, è stato un equivoco: l'accordo era di dare i soldi a rate. Dice il falso, mi sta calunniando". Ma il ristoratore è fermo nelle sue convinzioni: "Aspetto i soldi, altrimenti non ritiro la denuncia".

Stando a quanto si apprende, lo sposo sostiene  di aver versato un acconto di 3.500 euro al ristorante con un bonifico fatto ad agosto. E poi altri 4.500 euro ad ottobre per un totale di 8mila euro. Insomma, pensava di aver chiuso la storia una volta per tutte. E invece no, con il proprietario del locale, che è tornato alla carica: "Mancano all'appello circa1.400 euro tra gli addobbi, il compenso per i musicisti, la Siae. E le mance ai camerieri: 400 euro che ho anticipato. Oltre alle spese per l'avvocato". A questo punto potrebbe essere il giudice a decidere finalmente sulla vicenda che ha riempito le pagine dei giornali locali nel corso dell'estate.

Tutto è cominciato con la denuncia del ristoratore: "Non hanno pagato il conto di 8mila euro stabilito per il pranzo di nozze". I due sposini, infatti, dopo la cerimonia sono ‘scappati' in Germania, dove hanno diversi parenti. Dopo le polemiche, l'avvocato dello sposo ha detto: "Il mio cliente mi ha pregato di informare la controparte d'avere saldato il conto con questo versamento confermando che non era sua intenzione sottrarsi".

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