Ricercato internazionale per contrabbando di 130 milioni di dollari arrestato a Roma: alloggiava in hotel
Su di lui pendeva un mandato di arresto emesso dalle autorità del Kazakistan per attività di contrabbando da 130 milioni di dollari. I fatti per cui era scattato il provvedimento internazionale risalivano al 2007, ma sono state accertate altre attività criminali risalenti anche al 2011.
Dopo anni di ricerche, è stato arrestato a Roma, mentre si trovava in un albergo in via Cristoforo Colombo. A procedere con l'arresto gli agenti dell’VIII Distretto Tor Carbone, insieme a quelli del IX Distretto Esposizione questa notte.
Ricercato in Kazakistan rintracciato in un hotel a Roma: cosa è successo
Ricercato internazionale con mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità del Kazakistan. Per lui, però, la fuga si è conclusa stanotte, in un albergo di via Cristoforo Colombo a Roma. È proprio nell'hotel che hanno fatto irruzione gli agenti di polizia per bloccare l'uomo e trasferirlo in carcere.
La segnalazione della sua presenza a Roma è arrivata tramite il servizio Alloggiati, sistema informatico in uso alle forze dell’ordine che consente di scovare la presenza di latitanti o persone con provvedimenti a carico da eseguire che alloggiano all’interno di strutture ricettive.
L'arresto nell'albergo in via Cristoforo Colombo
Una volta ricevuta la segnalazione, i poliziotti sono intervenuti. Sul posto, in via Cristoforo Colombo, gli agenti dei distretti Tor Carbone ed Esposizione che hanno effettivamente avuto conferma della presenta dell'uomo, un quarantasettenne ricercato perché indiziato del reato di contrabbando. Si trovava ancora nella sua camera quando è stato rintracciato.
Perché il 47enne era ricercato
I reati per cui è ricercato il quarantasettenne risalgono al 2007. Fino al 2011, inoltre, si è reso responsabile del reato di contrabbando economico attraverso la frontiera doganale tra Kazakistan e Cina, con attività che vedono il traffico di oltre 130 milioni di dollari, insieme ad altre persone. Una volta arrestato, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove dovrà scontare una pena di 16 anni di reclusione.