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Riccardo Pica morto a 15 anni: a processo il senzatetto che lo inseguì nel Parco della Madonnetta

Dovrà rispondere di morte come conseguenza di altro reato, minaccia aggravata dall’uso di armi e porto abusivo di armi il senzatetto che ha inseguito Riccardo Pica, morto a 15 anni nel Parco della Madonnetta ad Acilia.
A cura di Alessia Rabbai
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Gheorge Barbalata, il senzatetto accusato di aver inseguito Riccardo Pica è stato rinviato a giudizio. Il giovane è morto a quindici anni nel Parco della Madonnetta ad Acilia. Ad ucciderlo un malore improvviso che lo ha colto mentre l'uomo lo rincorreva armato di spranga il 26 febbraio 2021. Il clochard dovrà rispondere davanti ai giudici di morte come conseguenza di altro reato, minaccia aggravata dall'uso di armi e porto abusivo di armi. L'udienza preliminare che era in programma per gennaio si è svolta lo scorso martedì. La data d'inizio del processo che lo vedrà sedere nel banco degli imputati è stata fissata al 26 settembre del 2023.

La mamma di Riccardo vuole incontrare il sindaco Gualtieri

A distanza di oltre un anno la madre di Riccardo, Daniela Salustri, chiede che venga fatta giustizia sulla morte di suo figlio, che il Parco venga riqualificato e mezzo in sicurezza. "La data fissata per l'udienza preliminare è lontana, dobbiamo aspettare altri diciotto mesi, ciò è assurdo, nel frattempo il clochard è libero – ha commentato contattata da Fanpage.it – Nel parco dov'è morto mio figlio non è stato fatto alcun intervento, anzi la situazione di degrado è peggiorata. Da parte delle istituzioni abbiamo finora ricevuto solo parole, ci hanno detto che sarebbero intervenuti ma non è stato fatto nulla ci concreto. E ha lanciato un appello al sindaco Gualtieri: "Vorrei incontrarla e parlarle di persona".

Riccardo Pica morto a quindici anni nel Parco della Madonnetta

Ad uccidere Riccardo sarebbe stato un malore improvviso che lo ha colto mentre scappava impaurito dal senzatetto che lo rincorreva all'interno dell'area verde di Acilia. Dall'autopsia svolta sulla salma è emerso che il ragazzo era affetto da una patologia congenita. Una condizione che – ne sono convinti gli avvocati di parte civile Roberto Maiorana e Fabienne Cotza – però gli avrebbe comunque concesso di vivere una vita normale e che avrebbe permesso a Riccardo di essere ancora vivo, se non si fosse ritrovato in quella situazione di pericolo. Come ricostruito in sede d'indagine il giovane al momento in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla sua scomparsa si travava all'interno del Parco della Madonnetta in compagnia dei suoi amici, quando il clochard lo ha inseguito. Riccardo si è accasciato a terra e ha perso i sensi. Sul posto, ricevuta la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, è arrivato il personale sanitario in ambulanza, ma ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato purtroppo vano.

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