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Riapre la Passeggiata del Gelsomino: dove si entra e come è nato il romantico vicolo vista San Pietro

Un vicolo segreto dalla vista magica sul cupolone: riapre il vicolo del Gelsomino che corre parallelo ai binari della stazione San Pietro. Ecco come entrare, dove porta e cosa è cambiato.
A cura di Beatrice Tominic
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La Passeggiata del Gelsomino.
La Passeggiata del Gelsomino.

Riapre al pubblico la Passeggiata del Gelsomino, vicolo romantico con vista San Pietro che dall'omonima stazione, corre parallelo ai binari del treno. Un vicolo che, grazie ai fondi riservati al Giubileo, è stata riqualificata, insieme a via della Stazione Vaticana e del sottopasso pedonale Gregorio VII, e oggi appare più curata, con spazi dedicati alla socialità di chiunque si trovi a passare nella zona, che si tratti di residenti o di turisti.

Il percorso della Passeggiata del Gelsomino si estende per circa un chilometro e si può intraprendere da tre punti: da via della Stazione Aurelia, dove stata creata una nuova area pedonale; da via Aurelia, a pochi passi dall'omonima Rampa e, infine, dal binario 1 della stazione di Roma San Pietro.

La riqualificazione della Passeggiata del Gelsomino

Numerosi gli interventi sul vicolo e sui dintorni relativi al patrimonio naturale, alla pulizia e manutenzione degli impianti. Sono state reintegrate le piante che erano state perse con il tempo, costruendo un nuovo impianto di irrigazione. Tinteggiate le recinzioni e il parapetto, così come i paramenti murari, mentre le luci, danneggiate, sono state sostituite e messe in funzione. Oltre all'illuminazione fotovoltaica sono stati installate sedute e altri arredi per la sosta, il suolo è stato coperto dalla ghiaia. E ad uno degli ingressi è stata fatta arrivare la corrispondenza con la nuova pista ciclabile.

Interventi anche nell'area circostante, in via della Stazione Vaticana e al sottopasso Gregorio VII

Ma gli interventi non sono finiti: nuova pavimentazione e alberature lungo il percorso anche in via della Stazione Vaticana, dove sono state aggiunte anche delle sedute e un porta biciclette. Nuova illuminazione e restyling anche per il sottopassaggio di Gregorio VII, con l'attraversamento pedonale di via di Porta Cavalleggeri in sicurezza e rampe che garantiscono il superamento delle barriere architettoniche. Un'operazione effettuata per dare ancora più valore al patrimonio storico e culturale delle Mura Vaticane.

La storia della Passeggiata del Gelsomino fra Roma e San Pietro e perché si chiama così

Quella che oggi è un vicolo che affaccia sul cupolone della capitale, infatti, prima era un binario che da Roma e il Regno d'Italia portava dritto ai territori vaticani, a Piazza Sant'Uffizio, passando da Via della Stazione Vaticana e Via di Porta Cavalleggeri. La ferrovia è stata costruita nel 1929, ma con il passare degli anni è stata dismessa fino a quando, con il Giubileo del 2000, uno dei due binari è stato rimosso e adibito, appunto, a passeggiata pedonale. L'altro, invece, è ancora attivo e porta verso il litorale nord di Roma, nella tratta verso Pisa, ad esempio.

Il vicolo deve il suo nome al fatto che il vicolo si affaccia sulla Valle del Gelsomino, dove un tempo c'erano tante piante che rendevano l'aria profumata nel periodo della fioritura, l'area fra il Vaticano al Gianicolo. Prima ancora della zona, ancora prima dell'annessione al Regno d'Italia, esisteva in quel punto via dei Gelsomini che, secondo la leggenda deve i suo nome ad un'osteria gestita da un oste toscano: sembra, infatti, che la pianta stessa sia stata introdotta in Italia dal Granducato di Toscana. Una storia a metà fra legenda e realtà che, però, aiuta a rendere ancora più magico il passaggio nel vicolo del cuore della capitale.

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