Riapre la discarica di Albano, cittadini occupano l’Ardeatina: bloccati camion con i rifiuti da Roma
"Non faremo entrare i compattatori, bloccheremo tutto, come è già stato fatto con il movimento No Inc. Gli invasi qui ad Albano sono pieni, i rifiuti di Roma dovrebbero essere messi al settimo che è l'unico che può raccogliere un po' di materiale. Siamo oltre 300 qui stamattina, cittadinanza attiva e sindaci locali: è Davide contro Golia, lo sappiamo". A parlare, a Fanpage.it, è Simona del comitato No Inc No Discarica. Dalle 6 del mattino un presidio di residenti e politici locali si è convocato davanti la discarica di Albano, con l'obiettivo di non far entrare i rifiuti provenienti da Roma. L'Ardeatina è stata bloccata, al momento nessuno può passare per la strada.
"Il presidio è permanente, siamo decisi ad andare avanti a oltranza", spiega Simona. Il comitato ha allestito anche una casetta sul modello dei no Tav: qui ci si può rifocillare, bere un caffè, trovare riparo dal caldo. "Ci sono anche tanti anziani e bambini qui. La nostra è una protesta pacifica ma determinata nel voler salvaguardare la salute delle persone, siamo decisi a non far riaprire questa discarica. Questo giochetto della sindaca Virginia Raggi è una chiara mossa da campagna elettorale, il suo obiettivo è buttare i rifiuti in provincia così può prendere più voti dai romani".
Le proteste erano state già annunciate nei giorni scorsi, con la ferma intenzione dei cittadini – molti dei quali riuniti nel comitato No Inc No Discarica – di non far riaprire il sito di Ronciglione ad Albano. Questa mattina, con i primi camion in arrivo da Roma, il presidio convocato alle 6, che ha visto la partecipazione anche dei sindaci locali. I residenti del Villaggio Ardeatino si sono presentati tutti con la fascia da sindaco, adulti e bambini che hanno formato una catena umana davanti la discarica. "La discarica è stata chiusa nel 2016, dopo che il Tmb di servizio prese fuoco – rilanciano i residenti – Deve rimanere chiusa, e terreni e falde acquifere della zona bonificate. Il presidio non si fermerà e ha bisogno di tutte e tutti noi".