video suggerito
video suggerito
Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Riapertura indagini Emanuela Orlandi, il Vaticano: “Atto dovuto dopo le denunce della famiglia”

La magistratura Vaticana apre un nuovo fascicolo sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Il promotore della giustizia vaticana a Fanpage.it: “È doveroso agire dopo le istanze presentate dalla famiglia”.
A cura di Beatrice Tominic
1.899 CONDIVISIONI
I manifesti della scomparsa affissi nuovamente dopo l'uscita del docu-film Vatican Girl e Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela.
I manifesti della scomparsa affissi nuovamente dopo l'uscita del docu-film Vatican Girl e Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il fascicolo sul caso di Emanuela Orlandi sarà riaperto a quaranta anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 22 giugno 1983 e ricominceranno le indagini: questa la decisione presa dalla Magistratura Vaticana.

"La famiglia ha fatto ulteriori denunce, è un atto dovuto procedere nel senso richiesto": questo è quanto ha dichiarato a Fanpage.it il promotore della giustizia Vaticana Alessandro Diddi che, insieme alla Gendarmeria Vaticana, ha preso la decisione di avviare nuove indagini.

"È doveroso, di fronte a una famiglia che fa una denuncia, procedere nel senso richiesto da parte di qualsiasi unità giudiziaria, così abbiamo aperto un fascicolo – ha continuato a spiegare a Fanpage.it – Ma non posso dire altro". I prossimi tempi, così come i tempi previsti, restano ancora sconosciuti.

Le richieste presentate dalla famiglia Orlandi

Per anni il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha continuato a chiedere verità per quanto accaduto a sua sorella, senza mai arrendersi.

"Volevamo da tempo che venissero riaperte le indagini – ha rivelato a Simona Berterame l'avvocata Laura Sgrò – Ho presentato denunce e querele nel 2018 e nel 2019, continue istanze nel tempo a seguire. L'ultima volta, un anno fa, dopo una comunicazione con il Santo Padre avevo chiesto al promotore di giustizia del Vaticano di riceverci, ma non avevamo avuto riscontri. Bene aver preso questa decisione, ma non sappiamo altro. Abbiamo scoperto di questa decisione soltanto grazie agli organi di stampa: sicuramente per noi è un passo avanti".

Negli ultimi tempi si è ricominciato a parlare sempre più spesso della vicenda, anche grazie all'uscita del docufilm sulla scomparsa della quindicenne: "Credo che questa attenzione mediatica abbia contribuito a far puntare nuovamente i riflettori sulla scomparsa di Emanuela sia nel nostro Paese che in tutto: abbiamo ricevuto migliaia di lettere di solidarietà".

Video thumbnail
1.899 CONDIVISIONI
295 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views