Residenza a chi occupa la casa, approvata la mozione del Pd: “Abbiamo dato dignità alle persone”
"Oggi abbiamo dato dignità alle persone. Roma è la seconda città d'Italia dopo Palermo che applica la deroga all'articolo 5 del decreto Lupi. Finalmente togliamo l'ipocrisia che si cela dietro via Modesta Valenti e diamo l'opportunità ai soggetti meritevoli di tutela di indicare la loro vera residenza, anche se è un'occupazione. Roma ha fatto un passo in avanti, saremo da esempio anche per le altre città". Così Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e politiche abitative di Roma Capitale, commenta a Fanpage.it l'approvazione della mozione del Partito Democratico di cui è primo firmatario. La mozione prevede l'applicazione da parte del sindaco dell'articolo 5 comma 1 – quater del decreto Lupi, ossia il riconoscimento della residenza e la possibilità di allaccio ai pubblici servizi agli occupanti di immobili nel caso di presenza di minori, soggetti vulnerabili e con fragilità. Sarà il sindaco Roberto Gualtieri, a seconda delle situazioni, a decidere se concedere la deroga o meno. "Diamo le possibilità alle famiglie indicate nel decreto Lupi di accedere ai servizi, fare l'Isee, cosa che con Modesta Valenti è difficile. Senza contare che con la residenza fittizia non sappiamo quante persone occupano case dell'Ater e del Comune, in questo modo avremo contezza anche del patrimonio immobiliare". Mentre in aula si votava, un centinaio di manifestanti dei movimenti per il diritto all'abitare ha manifestato fuori dal Campidoglio, chiedendo lo stop agli sfratti e agli sgomberi.
La protesta del centrodestra
L'articolo 5 della legge Renzi – Lupi ha finora impedito alle persone che vivono in un'occupazione abitativa di indicare quella come propria residenza. Alcuni hanno potuto indicare via Modesti Valenti, ma non altri. Questo ha comportato l'esclusione delle fasce più deboli della popolazione dalle misure di welfare previste dalle legge. Proprio le persone più povere e che avrebbero bisogno di accedere a determinati servizi, sono state tagliate fuori. "La mozione è stata approvata dopo un dibattito dai toni accesi – spiega Trombetti – La maggioranza è stata compatta, mentre il centrodestra ha votato contro. Adesso il sindaco dovrà emanare una direttiva: questa non è una di quelle mozioni che rimarrà nel cassetto, ci hanno lavorato la giunta e il primo cittadino, e a breve seguirà un atto amministrativo che la renderà efficace". Negli scorsi mesi il centrodestra si è molto battuto contro la mozione, dichiarando che avrebbe favorito le occupazioni. "Abbiamo ascoltato cose non vere nei mesi passati – continua Trombetti – Qui non c'è una sanatoria, la mozione non dà il diritto alla casa, applica solo la legge. Non è vero che favorisce le occupazioni, anzi, il contrario. Ricordiamoci che la residenza non è solo un diritto, ma anche un dovere. Mi fa ridere il fatto che la destra presenta proposte continue di condoni fiscali per non pagare le tasse, condoni edilizi, il rientro dei soldi dall'estero con lo scudo fiscale. Solo quando si tratta di chi occupa una casa popolare per necessità vede rosso come i tori e comincia a fare campagne denigratorie".
Nonna Roma: "Vogliamo l'abrogazione del piano casa di Lupi"
"L'assemblea Capitolina, con 28 voti favorevoli e 13 contrari, ha approvato una mozione in cui impegna la Giunta comunale a derogare all'art. 5 del decreto Lupi, che da 8 anni impedisce a migliaia di famiglie, occupanti di immobili, di poter ottenere la residenza – dichiara in una nota l'associazione Nonna Roma – Si tratta di un piccolo passo, frutto della lotta che da tempo come associazioni e movimenti stiamo portando avanti per giungere alla completa abrogazione del piano casa di Lupi. Siamo convinti che sia necessario vigilare sulle modalità con cui la deroga all'art.5 verrà effettuata dalla Giunta Gualteri, da cui pretendiamo la disapplicazione di tale normativa per tutti gli occupanti che si trovano in una condizione di precarietà economica. La mozione dell'assemblea Capitolina impegna il sindaco di Roma a emanare un atto amministrativo affinché deroghi nella nostra città a quanto prevede l'articolo 5 per tutte e tutti coloro che sono meritevoli di tutela. Quella di oggi è la vittoria delle mobilitazioni e delle pressioni messe in campo in questi mesi dalle associazioni e dalle realtà sociali che da anni si battono per la sostanziale abrogazione di quanto prevede il piano casa di Lupi".