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Residenza a chi occupa: firmata la circolare, Gualtieri la spunta sul Prefetto

Diventa operativa la direttiva del sindaco che super in larga parte l’articolo 5 che nega la residenza a chi abita in un immobile senza averne il titolo. Escluso chi ha precedenti per alcuni tipi di reati connessi alla criminalità organizzata.
A cura di Valerio Renzi
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La circolare è pronta: la maggioranza di Roberto Gualtieri supera nei fatti l'articolo 5 del piano casa Renzi-Lupi, ovvero quella norma che nega la residenza a chi abita in un alloggio senza averne il titolo. Una norma che vale per chi si trova in una casa popolare o di un ente avendone diritto ma in una posizione irregolare, quanto per gli occupanti di edifici pubblici e privati. Sarà così operativa la direttiva del sindaco che recepisce un atto votato in aula Giulio Cesare dalla maggioranza e condiviso con associazioni, movimenti e sindacati.

L'assessore Andrea Catarci, con delega all'anagrafe, ha chiarito: "La misura c’è e resta, stiamo organizzando gli uffici, la circolare sarà operativa per sempre e non c’è la necessità di accalcarsi con le richieste nei primi giorni. Tra l’altro dai prossimi mesi la procedura sarà disponibile interamente online: stiamo predisponendo la procedura digitale, grazie al sistema capitolino e al collegamento virtuale con l’anagrafe nazionale”.

La circolare di fatto ripristina quella che fino al 2014 era la norma: la residenza infatti non dà nessun diritto sull'immobile dove si abita o che si occupa (non è dunque una "sanatoria mascherata"), e soprattutto dà diritto all'accesso ad alcuni diritti e servizi essenziali come la scuola e il medico di base. L'articolo 5 inoltre impedisce l'allaccio regolare delle utenze per chi non ha la residenza.

Il prefetto Bruno Frattasi è intervenuto subito dopo l'emanazione della direttiva di Gualtieri, chiedendo al Campidoglio un deciso passo indietro, tentando di svuotare di fatto la circolare chiedendo che si limitasse a casi di grave emergenza umanitaria. Ma il sindaco e la maggioranza hanno tenuto il punto, escludendo dalla richiesta di residenza solo chi è stato condannato per alcune tipologie di reato come associazione mafiosa e spaccio di stupefacenti, per colpire la possibile presenza criminale tra chi occupa le abitazioni.  Anche chi ha precedenti per i reati indicati se si trova in una grave situazione umanitaria potrà comunque avanzare la richiesta che sarà passata al vaglio. L'assessore a Casa e Patrimonio Tobia Zevi, ospite di Fanpage.it, aveva preannunciato l'esito del confronto con il Prefetto e ribadito le ragioni dell'amministrazione: "Nessuno si avvantaggia dal fatto che ci sarà anche un solo bambino che siccome non ha la residenza, non può avere accesso al pediatra di base".

Una vittoria per la maggioranza, una scelta che si è attirata le feroci critiche delle opposizioni. Contro il provvedimento infatti si è scagliato non solo il centrodestra, ma anche il Movimento 5 Stelle con una nota la cui prima firma è dell'ex sindaca Virginia Raggi: "Tutti i cittadini romani onesti devono essere avvisati: la direttiva del sindaco Gualtieri in merito alle occupazioni abusive non si limita a indicare i criteri di deroga all'articolo 5 del Decreto Lupi, ma di fatto amplia a tutti gli occupanti illegittimi la possibilità di ottenere residenza e allaccio delle utenze. Da ciò ne consegue che, più che una deroga, siamo dinanzi a una nuova regolamentazione della materia".

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