Regione Lazio, due consiglieri M5S verso Forza Italia: ma la Lega si arrabbia, nuovi guai per Rocca
Da Marco Colarossi e Roberta Della Casa nessuna smentita: il passaggio dei due consiglieri dal Movimento 5 Stelle a Forza Italia è data ormai come cosa fatta. In aperta polemica con la gestione del partito sul territorio voluta da Giuseppe Conte, e dalla collocazione giudicata troppo a sinistra del Movimento, i due consiglieri regionali sono pronti a passare con gli azzurri. La conferenza stampa era prevista per il prossimo 1 settembre, ma come già raccontato negli scorsi giorni potrebbe slittare. Prevista, viene assicurato da fonti di FI, la partecipazione di Antonio Tajani, ben contento di presentare l'immagine di un partito attrattivo e in crescita dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.
Superflua dal punto di vista dei numeri in aula, dove Francesco Rocca ha un'ampia maggioranza, il cambio di casacca di Colarossi e Della Casa avrebbe come effetto non solo quello di dimezzare il gruppo del M5S, ma anche di cambiare gli equilibri interni alla maggioranza. Oggi Forza Italia e Lega hanno tre consiglieri per ciascuno partito, ed esprimono due assessorati. Inevitabilmente il quasi raddoppio del gruppo azzurro potrebbe cambiare le cose portando FI ad avanzare nuove pretese. E l'occasione di un rimpasto di giunta potrebbe essere dietro l'angolo: sono diversi gli assessori pronti a lasciare la Pisana per volare a Bruxelles alle prossime elezioni europee, aprendo così a un rimpasto.
Per questo la Lega non è per niente contenta delle manovre forziste e dell'arrivo dei transfughi pentastellati, vedendosi indebolita. Alla fine per Rocca potrebbe essere un problema in più, per avere in cambio due voti in più in consiglio di cui tutto sommato non ha bisogno. Per questo l'ipotesi che si fa largo è che in un primo momento Colarossi e Della Casa costituiscano un gruppo autonomo, poi si vedrà. Ma Forza Italia sembra non volerne sapere e chiudere la partita al più presto.
Il rebus sarà sciolto nei prossimi giorni. I diretti interessati continuano a non chiarire quale sarà il loro futuro politico, limitandosi a sibillini post su Facebook, in cui le decine di commenti di attivisti ed elettori che chiedono chiarezza vengono sistematicamente ignorati.