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Regina Coeli, Garante dei detenuti denuncia: “C’è il doppio delle persone previste, inaccettabile”

“Dormono in quattro in spazi pensati per due: a Regina Coeli c’è il doppio dei detenuti previsti: è intollerabile”, ha dichiarato la garante dei detenuti della capitale, Valentina Calderone.
A cura di Beatrice Tominic
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"Cosa stiamo aspettando se non la tragedia?". Questo è l'interrogativo che si pone la Garante dei detenuti di Roma Capitale, Valentina Calderone, in una nota condivisa sui social network dopo la protesta che si è verificata a Regina Coeli. L'ennesima, come sottolinea Calderone, in pochi giorni.

"A Regina Coeli c'è il doppio delle persone previste, e questo provoca sofferenza tanto a chi ci vive quanto a chi ci lavora – continua la garante – Quanto dobbiamo aspettare per avere delle soluzioni concrete per una situazione intollerabile?"

Il racconto di Valentina Calderone: "Operatori violenti e sezioni danneggiate"

"Sono appena uscita da Regina Coeli, dopo aver saputo che per l’ennesima volta in pochi giorni c’era stata una protesta – ha esordito Calderone in una nota – La IV sezione è seriamente danneggiata: odore di bruciato, cavi elettrici divelti, quattro stanze totalmente inagibili. È di pochi giorni fa un incendio in III sezione, e così andando a ritroso nelle ultime settimane".

Al rogo, però, si è aggiunto il ritrovamento di oggi che non si sarebbero dovuti trovare nel penitenziario. "Hanno rinvenuto alcuni oggetti non consentiti, così stamattina c'è stata una perquisizione. Pare che le indicazioni siano state: Oggi rimanete chiusi, nessuno va a all’aria – si continua a leggere – Mi è stato raccontato di modalità violente da parte di alcuni operatori per far rientrare alcune persone nelle stanze. E questo avrebbe scatenato la protesta".

I provvedimenti

Nelle righe condivise sui social, Calderone fa sapere che ha già messo in atto i primi provvedimenti. "Questi fatti sono stati riferiti alla Presidente del tribunale di sorveglianza, che era presente. A parte le responsabilità individuali, che non spetta a me giudicare, la domanda è: come si fa a chiedere a degli essere umani di accettare queste condizioni? Come si fa a obbligare le persone a dormire in quattro in spazi pensati per due, a non avere acqua corrente in stanza, a sopportare l’aria bollente che passa dalle finestre schermate dalle bocche di lupo? Come si fa a stipare letti nelle salette socialità, a non avere la certezza di poterti fare almeno una doccia al giorno?", ha poi concluso.

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