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Referendum Roma, mancano migliaia di scrutatori e presidenti: vigili chiamati per sostituirli

A riportare la notizia è lo stesso assessore al Personale, Antonio De Santis, che in una nota ha parlato di “situazione particolarmente complessa, certamente fuori dall’ordinario” e “senza precedenti”. Tra i presidenti ben 760 su 2600 non si sono presentati ai seggi e così Roma Capitale ha dovuto precettare vigili e dipendenti.
A cura di Enrico Tata
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In migliaia tra scrutatori e presidenti, forse per paura del coronavirus, non si sono presentati ai seggi. E così Roma Capitale è dovuta correre ai ripari precettando in tutta fretta dipendenti del Campidoglio e vigili urbani per consentire l'apertura delle votazioni per il referendum costituzionale. A riportare la notizia è lo stesso assessore al Personale, Antonio De Santis, che in una nota ha parlato di "situazione particolarmente complessa, certamente fuori dall'ordinario" e "senza precedenti". Se ancora non è noto il numero esatto degli scrutatori che non si sono presentati, ecco quanti presidenti hanno dato forfait: sono 760 quelli che non si sono presentati al momento della composizione dei seggi, quasi un terzo del totale (2.600). La situazione, ha spiegato De Santis, è stata risolta soltanto "grazie a un grande lavoro di squadra. Siamo riusciti a definire la composizione di tutti i circa 2.600 seggi elettorali anche mediante le oltre 760 procedure di surroga dei presidenti rinunciatari. Il raggiungimento di questo risultato risiede in particolar modo nel profondo senso civico dei dipendenti di Roma Capitale. Grazie".

Raggi: "Grazie a vigili e dipendenti capitolini"

Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, oggi ha ringraziato vigili e dipendenti capitolini per aver consentito l'apertura di tutti i seggi nella Capitale: "Un grande ringraziamento a tutti i dipendenti capitolini, agli agenti della Polizia Locale e ai cittadini che con dedizione e profondo senso civico in queste ore stanno garantendo lo svolgimento delle operazioni elettorali". Per il momento non si registrano criticità o problemi legati al coronavirus.

Il referendum sul taglio del numero dei parlamentari

Nelle giornate di domenica 20 e lunedì 21 settembre si voterà per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari. Per quanto riguarda oggi, domenica 20, i seggi sono aperti dalle 7 alle 23. Lunedì si potrà votare dalle 7 e fino alle 15. Lo spoglio si svolgerà alla chiusura dei seggi e quindi a partire dalle 15 di domani, lunedì 21 settembre.

Raggi: "760 i posti vacanti"

"La paura del contagio ha messo a rischio la composizione dei seggi elettorali in tutta Italia: Milano è dovuta ricorrere agli appelli via social per cercare scrutatori e presidenti di seggio disponibili, in Puglia è dovuta intervenire la Protezione Civile. A Roma abbiamo coperto le assenze in poche ore, ricorrendo ai dipendenti capitolini. Voglio ringraziarli per quanto fanno ogni giorno e per quanto stanno facendo". Lo ha scritto su Facebook la sindaca Virginia Raggi. Che ha poi aggiunto: "Sono state ben 760 le operazioni di surroga nei circa 2.600 seggi della Capitale. Un numero enorme coperto in tempi record. Abbiamo dovuto richiamare in servizio anche 250 agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, molti dei quali durante la notte. La pronta risposta che hanno dato dimostra l'attaccamento al proprio dovere e alle proprie responsabilità, un attaccamento del quale non ho mai dubitato.Grazie davvero di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile il corretto svolgimento delle operazioni elettorali.La destra ha ovviamente provato a strumentalizzare anche questa vicenda. Ancora una volta rispondiamo alle loro parole con i fatti".

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