Record di contagi a Natale, ma grazie al vaccino 1800 ricoveri e 28 morti in meno di un anno fa
La variante Omicron corre, i contagi aumentano di giorno in giorno e oggi, nel giorno di Natale, nel Lazio si è registrato il record di contagi, con oltre 4.000 nuovi casi positivi registrati in 24 ore. Ma non è tutto uguale o addirittura peggio a un anno fa. Lo ha sottolineato con forza l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato: "Rispetto al 25 dicembre dello scorso anno abbiamo nel Lazio 1.719 ricoveri in meno in area medica, 161 in meno in terapia intensiva, 25.418 isolati a domicilio in meno e 27 decessi in meno".
E la ragione è ovvia: il vaccino, che se non impedisce la trasmissione della malattia, ne diminuisce l'infettività e soprattutto la gravità. È stato sempre D'Amato nel rendere pubblici i numeri del bollettino, a sottolineare come 3 dei 4 pazienti deceduti oggi avessero scelto di non vaccinarsi.
I minori tassi di mortalità e ospedalizzazioni non sono sufficienti però ad abbassare la guardia, ma al contrario l'impennata di contagi impone rinnovate misure di sorveglianza sanitaria (il Lazio potrebbe passare in zona gialla già a Capodanno) e sopratutto di non continuare la campagna vaccinale per i più giovani e i bambini, e di proseguire con le dosi booster per gli adulti che hanno già completato il ciclo vaccinale.
Le feste di Natale, con la voglia di molti di passarle in famiglia ma in sicurezza sottoponendosi così a un tampone precuazionale, hanno fatto segnare un record di test eseguiti in 24 ore: 969.752 i tamponi eseguiti in tutta Italia, con un tasso di positività al 5,6%. Nel Lazio i tamponi effettuati sono stati 102.000, con un tasso d'incidenza inferiore alla media nazionale che si è attestato al 4%.