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Reato prescritto, il centro sportivo di Montespaccato torna in mano al clan criminale Gambacurta

Reato di riciclaggio prescritto per Valerio Gambacurta, che torna in possesso del 15% delle quote del centro sportivo Montespaccato.
A cura di Natascia Grbic
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Una partita al Centro sportivo Montespaccato
Una partita al Centro sportivo Montespaccato

Il centro sportivo di Montespaccato tornerà – in parte, per una quota del 15% – al clan Gambacurta. Questo l'effetto dell'avvenuta prescrizione del reato di riciclaggio nei confronti di Valerio Gambacurta, che deteneva parte delle quote del centro, diventato punto di riferimento per il quartiere proprio nell'ambito della lotta alla criminalità organizzata. Gambacurta, condannato a tre anni proprio per associazione a delinquere, tornerà quindi a essere socio – anche se di minoranza – del club oggi gestito dall'Asilo Savoia.

"In questi sei anni, grazie all’impegno solidale delle istituzioni centrali e locali e al crescente sostegno dei cittadini, abbiamo dato un volto nuovo al quartiere di Montespaccato, con riconoscimenti unanimi al massimo livello istituzionale e anche in ambito europeo – ha scritto l'Asilo Savoia in un post, dopo aver appreso la notizia -. Dove prima si annidavano illegalità e malaffare, oggi si pratica la cultura dell’impegno civile, dell’inclusione sociale e della promozione dei valori dello sport".

"Per queste ragioni non possiamo neppure ipotizzare che, a seguito della revoca parziale e limitata di una quota minoritaria della società proprietaria dell’impianto – che ricordiamo abbiamo voluto intitolare al nome di Don Pino Puglisi – nell’attesa della definitiva pronuncia entro l’anno della Cassazione, la nostra istituzione e tutto ciò che essa ha rappresentato e realizzato dal 2018 ad oggi insieme alla stragrande maggioranza delle realtà e dei cittadini di Montespaccato, debba forzatamente convivere, anche per evidenti ragioni di contesto ambientale, con una proprietà rappresentata anche dalla famiglia Gambacurta".

Tante le dichiarazioni di solidarietà dal mondo della politica nei confronti dell'Asilo Savoia. Sul caso si è espresso anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Auspico che, pur nel rispetto della sentenza della Corte di Appello del Tribunale di Roma vengano messi in campo tutti gli strumenti esistenti per impedire che un valore irrinunciabile come il rispetto della legalità possa anche solo parzialmente tornare in discussione. Migliaia di cittadini hanno aderito all'iniziativa di azionariato popolare investendo nel futuro dello sport e del quartiere. Nessuno può tradire questa fiducia. La storia di ‘Talento e Tenacia' deve continuare senza ostacoli sulla sua strada, perché gode di un riconoscimento unanime e perché la lotta al malaffare si vince con i fatti e non con le parole".

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