Rapinano e violentano un 17enne e sua madre: “Abbiamo ucciso un poliziotto, ammazziamo anche te”
"Con questo coltello abbiamo ucciso un poliziotto, non abbiamo paura di ammazzare anche te" sono le minacce riportate da Il Messaggero, che sarebbero state pronunciate dai due adolescenti arrestati in viale dell'Amba Aradam a San Giovanni e che dovranno rispondere delle accuse di sequestro di persona ai danni di un minorenne, rapina aggravata, violenza sessuale su minore, violenza sessuale e lesioni a pubblico ufficiale, che la notte di sabato scorso hanno rapinato un coetaneo e violentato lui e sua madre a Casal Monastero. Con il passare delle ore emergono ulteriori dettagli su quanto avvenuto nella notte dello scorso fine settimana e sulle conversazioni avvenute tra gli aggressori, che ragazzi minorenni di sedici e diciassette anni di origini tunisine, e le vittime delle violenze. Il coltello utilizzato dai due è stato ritrovato e posto sotto sequestro.
La rapina e lo stupro del 17enne in strada
Al momento dei fatti il diciassettenne si trovava solo in strada, dopo aver trascorso un serata spensierata in compagnia di amici. Stava per salire a bordo della sua microcar parcheggiata in zona Centocelle per tornare a casa, maio avrebbe immaginato cosa gli sarebbe a breve successo quando due coetanei si sono avvicinati e gli hanno puntato un coltello alla gola, minacciandolo. I due lo hanno costretto a spogliarsi e a dargli tutto ciò che aveva con sé. Poi lo hanno violentato. Alla richiesta di consegnargli altri soldi il giovane ha risposto loro che non li aveva, ma che sarebbe potuto andarli a prendere a casa. Così i tre sono saliti sulla microicar diretti verso Casal Monastero.
Violentata anche la mamma del 17enne
A casa dove abitava il ragazzo al loro arrivo c'era sua mamma, la sorella più piccola e una sua amica. Il diciassettenne e sua madre terrorizzati che potesse accadere qualcosa di brutto, hanno cercato di prendere e offrire ai due tutto ciò che avevano, circa cento euro e alcuni gioielli. Ma i ragazzi non si sono accontentati e sono rimasti nell'abitazione, guardandosi intorno alla ricerca di tutto ciò che avrebbero potuto portare via. Uno dei due ragazzi, il più grande, ha poi violentato la donna e pretendendo che le preparasse loro un toast. Tutti e due sono poi usciti dall'abitazione, pretendendo che il coetaneo li riaccompagnasse dove li aveva incontrati a Centocelle. Una volta fuori casa la donna ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e ha chiesto l'intervento delle forse dell'ordine, così poco dopo gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti ad individuare i due ragazzi e li hanno arrestati. La donna è stata poi sottoposta alle cure dei caso accedendo con codice rosa al Policlinico Umberto I.