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Rapina fuori dalla discoteca: “Dammi il telefono o ti vengo a cercare e ti sparo”

Dopo la serata in discoteca con gli amici è stato bloccato da un gruppo: lo hanno minacciato con un coltello per derubarlo.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Era uscito da poco dalla discoteca, dopo aver trascorso una serata a ballare insieme ad alcuni amici, quando è stato bloccato da un gruppo di ragazzi che lo hanno accerchiato per derubarlo. È successo in una notte di fine gennaio, fra il 21 e il 22, ma grazie ad un video pubblicato sui social i carabinieri sono riusciti a risalire all'identità di una persona nel gruppo di ladri. E lo hanno arrestato.

Cosa è successo

Il giovane, un diciassettenne che era uscito dalla discoteca verso le 3 della notte, era da poco uscito dalla discoteca verso le 3 di notte insieme ad altri amici. Stava andando verso piazza Sturzo, all'Eur, quando è stato bloccato da un gruppo di coetanei. Come ha raccontato il giovane che ha poi immediatamente sporto denuncia, il gruppo di ragazzi lo ha circondato e ha iniziato a minacciarlo con un coltello per rubargli il telefonino. "Dammi il telefono o ti veniamo a cercare sotto casa e ti sparo", gli aveva intimato uno del gruppo.

Le indagini per identificare i rapinatori

Una volta sporta denuncia, sono subito scattate le indagini da parte dei carabinieri della Stazione di Roma Cecchignola. Nel corso dei loro accertamenti sono riusciti a risalire all'identità di uno dei ragazzi, un diciannovenne. Oltre ad aver raccolto le testimonianze delle persone presenti, i militari hanno svolto accertamenti di diverso genere. Essenziale per risalire al ragazzo, che si è scoperto essere un diciannovenne, un video pubblicato sui social passato al vaglio dei carabinieri.

L'arresto del diciannovenne

Coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma i militari hanno arrestato il giovane, come emesso dal gip, perché gravemente indiziato del reato di rapina aggravata, in concorso ed è stato trasferito in carcere.

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