Rapina a Fiumicino: nascosti in banca aspettano l’arrivo dei dipendenti armati di pistola e li sequestrano

Si sono nascosti all'interno della banca e sono usciti soltanto dopo l'arrivo dei dipendenti. Armati di pistola, li hanno presi in ostaggio per farsi consegnare il bottino prima di darsi alla fuga. È quanto avvenuto all'interno di una filiale del Banco di Anagni in via Enrico Berlinguer a Fiumicino. I fatti sono avvenuti verso le ore 8.20, quando due impiegati della banca sono entrati nella struttura, pronti ad iniziare il turno di lavoro di oggi. Per loro, invece, è iniziato l'incubo: si sono trovati davanti due uomini vestiti di nero e armati di pistola.
La rapina in banca a Roma: cosa è successo
I fatti sono avvenuti, come anticipati, nella mattinata di oggi, lunedì 24 febbraio 2025, verso le ore 8.20, poco prima dell'apertura della filiale. I due impiegati erano appena entrati nella struttura, quando si sono trovati davanti due uomini vestiti di nero e con il volto coperto dal passamontagna, entrambi armati di pistola. Con accento romano hanno iniziato a minacciarli e hanno sequestrato loro i telefoni. Poi li hanno chiusi a chiave all'interno dei locali della filiale.
La fuga con il bottino attraverso il buco nel pavimento
I due ladri, una volta chiusi a chiave gli impiegati nei locali, si sono messi alla ricerca del bottino. Secondo quanto emerso fino ad ora, ammonterebbe ad una somma complessiva compresa fra i 60 e i 70mila euro. Una volta ottenuta la somma, i due sono fuggiti scappando attraverso un buco scavato nel pavimento. L'ipotesi degli inquirenti che stanno indagando sul caso è che possano aver utilizzato il passaggio nel pavimento anche per entrare nella banca, prima ancora dell'orario di apertura e dei due dipendenti, poi presi in ostaggio.
Caccia ai due ladri romani: sulle loro tracce si sono messi immediatamente gli agenti della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile che hanno aperto subito le indagini.