Raggi chiede di usare gli obitori per conservare i cadaveri e rinviare i funerali causa covid
Uno degli aspetti più strazianti delle conseguenze dell'epidemia di coronavirus sono le limitazioni alla celebrazione dei riti funebri. Amici e familiari che negli scorsi mesi non hanno potuto salutare i loro cari, e che anche oggi lo possono fare con precise limitazioni di partecipazione che potrebbero essere ulteriormente inasprite nei prossimi mesi in base al nuovo Dpcm del governo e all'andamento dell'epidemia. A questo si aggiunge la circostanza di chi non può presenziare all'ultimo saluto di un congiunto o di un familiare perché si trova in quarantena. E proprio per venire incontro a chi si trova in questa difficile situazione il Campidoglio cerca spazi dove conservare le salme per poter posticipare i funerali permettendo ai cari dei defunti di salutarli in presenza.
Per questo la sindaca Virginia Raggi ha chiesto alle università romane di mettere a disposizione i propri obitori per ospitare le salme, così da poter rimandare i funerali qualora i cari del defunto si trovino in quarantena o in isolamento fiduciario perché potrebbero essere entrati in contatto con il Covid. La prima cittadina ha scritto una lettera ai rettori dell'Università La Sapienza e dell'Università di Roma Tor Vergata, e al rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, chiedendo la disponibilità in tale senso degli obitori dei rispettivi policlinici universitari.
"Si tratterebbe – si legge nella lettera – di un gesto di pietà e di partecipazione che procurerebbe grande conforto a persone colpite nella salute e dal dolore della perdita di una persona cara". Ieri Raggi si è recata al cimitero Monumentale del Verano nel giorno della commemorazione dei defunti manifestando in particolare modo la vicinanza "a chi ha perso i propri cari in questi mesi a causa del covid".
La richiesta arriva quando il sistema dei cimiteri capitolini mostra diversi segni di difficoltà, con centinai di salme in attesa di essere cremate e gli spazi ridotti per le tumulazioni, come testimoniato dalle agenzie funebri e dagli operatori cimiteriali, che hanno confermato il contenuto di una nota di Ama venuta alla luce negli scorsi giorni.