Ragazzo disabile picchiato dal gruppo di bulli: in sei a processo
"Ha messo like alla mia fidanzata". E lo hanno massacrato di botte. È successo nel maggio del 2021, quando un ragazzo con disabilità cognitiva è stato insultato e preso a calcio e pugni da sei coetanei, mentre la ragazza stessa stava riprendendo la scena con il telefonino, per circa un minuto di girato, poi condiviso in una chat di gruppo poche ore dopo l'aggressione.
La Procura dei Minori ha chiesto per loro, Fragolone, questo il nome del ragazzo, la sua fidanzata e gli altri quattro adolescenti che hanno picchiato il coetaneo, il rinvio a giudizio, contestando il reato di lesioni aggravate dai futili motivi, la condizione d’inferiorità del giovane e l’aver agito in più persone riunite. Rischiano dalla messa alla prova alla condanna. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 9 novembre.
L'agguato: "Colpa dei like"
A scatenare la follia del gruppo, come anticipato, sarebbe stato qualche like lasciato sotto alle foto della fidanzata di Fragolone. "Aveva commentato alcune storie con le emoji della mia ragazza e mi sono ingelosito", comincia così la spedizione punitiva ai danni del ragazzo. La ragazza aveva fissato un appuntamento con il ragazzo che si è presentato, senza sapere cosa lo aspettasse. "Volevo deriderlo, mica picchiarlo", si sarebbe giustificato Fragolone. La ragazza si è detta sconvolta, un altro dei membri del gruppo ha specificato di averlo solo picchiato: sarà compito dei giudici fare chiarezza su quanto accaduto e prendere provvedimenti.
La banda dei 18 e l'aggressione
Fino all'aggressione al giovane, i ragazzi facevano parte della banda dei 18, attiva nel quartiere della Garbatella e particolarmente violenta, come testimoniano le foto di armi condivise sui social. Il gruppo era già conosciuta anche per lo scontro con la banda dei 17, nata invece a Roma nord, organizzata a Villa Borghese il 10 aprile del 2021, a meno di un mese dall'agguato al ragazzo. Sono loro che, una volta visto il video al giovane pestato, rispondono ai 18: "Avete picchiato un ragazzo down, fate schifo: avete Roma contro".
Il gruppo, oltre ad aver picchiato il ragazzo, da tempo terrorizzava anche altri compagni di scuola. "Ho vissuto un incubo, per troppo tempo ho avuto paura di vederli apparire – ha raccontato un altro ragazzo ai microfoni di Fanpage.it – Mi hanno aggredito senza neanche darmi il tempo di reagire".